Mercati Asiatici – Rimbalzano dopo il lunedì nero nella speranza di nuovi stimoli

I mercati asiatici tentano il recupero nella seconda seduta della settimana, nella speranza di nuovi stimoli da parte delle banche centrali per combattere l’impatto del COVID-19.

Ieri infatti, in una sola seduta, i listini europei hanno bruciato 608 miliardi e Wall Street ha chiuso la peggiore seduta dal 2008.

La risposta di Donald Trump non si è fatta attendere, spiegando di essere pronto a un taglio delle tasse sui salari o altre misure simili per contrastare l’impatto del virus sull’economia.

L’emergenza richiederà misure straordinarie e anche i leader dell’Unione europea sono pronti a incontrarsi per trovare una soluzione coordinata alla crisi.

A peggiorare la situazione ci ha pensato la guerra di prezzi tra Russia e Arabia Saudita che ha fatto crollare il prezzo del greggio di oltre il 25% e che oggi tenta il rimbalzo con il Brent che guadagna il 7,57% a 36,96 dollari e il Wti in rialzo del 7,1% a 33,34 dollari.

Ritracciano anche le quotazioni dell’oro a 1.658 dollari l’oncia.

La speranza di nuovi stimoli sostiene le borse asiatiche. In Cina Shanghai guadagna l’1,5% e Shenzen l’1,9%. Bene anche Hong Kong a +1,8%.

Leggermente più arretrato, ma sempre positivo, anche il Giappone con il Nikkei a +0,9% e il Topix a +1,3%.

Ieri invece Wall Street ha chiuso la peggior seduta dal 2009 con il Dow Jones che ha perso il 7,79% l’S&P500 il 7,6% e il Nasdaq il 7,26%.