Nel pomeriggio le principali piazze europee riducono il rimbalzo registrato in mattinata, con Milano che scivola sotto la parità in area 18.225 punti (-1,3%). Il Ftse 100 di Londra guadagna lo 0,5%, il Dax30 di Francoforte lo 0,4% e il Cac40 di Parigi lo 0,3%. In calo dello 0,9% l’Ibex 35 di Madrid.
Oltreoceano nel frattempo, Wall Street apre in rialzo, con il Nadaq a +2,1%, lo S&P500 a +1,7% e il Dow Jones a +1,6%.
Le speranze degli operatori continuano ad essere rivolte verso un’azione congiunta delle banche centrali in grado di rianimare i mercati globali scossi dal più grande crollo post crisi finanziaria del 2008.
Il focus si concentrerà nei prossimi giorni verso il meeting della Boe di domani e quello della Bce di giovedì, mentre dagli States il taglio a zero dei tassi di interesse da parte della Fed sembra essere ormai cosa scontata.
Le misure annunciate dal presidente Usa Donald Trump per sostenere l’economia con un possibile taglio delle tasse a favore dei lavoratori dipendenti, in aggiunta al pacchetto da 8,3 miliardi di dollari varato la scorsa settimana, sostengono la parziale rimonta dei mercati oltreoceano. Ulteriori dettagli potranno essere svelati nel corso della conferenza stampa in programma oggi.
L’Italia, più arretrata rispetto alle altre piazze del Vecchio Continente, resta l’osservata per eccellenza, alla luce anche delle recenti misure di quarantena imposte dal governo per combattere la diffusione del virus.
Virus che potrebbe diventare presto una vera e propria pandemia, indicano gli esperti dell’OMS, mentre in Cina la situazione sembra essere entrata in una fase di miglioramento.
Sul Forex, il dollaro recupera terreno nei confronti delle altre valute con il cambio Eur/Usd a 1,1363 e il cambio Usd/Jpy a 104,07.
Sul mercato delle commodities, l’oro scende a 1.658 dollari l’oncia. In ripresa le quotazioni del greggio grazie all’apertura del ministro dell’Energia russo all’Opec, dopo il peggior crollo del greggio dalla guerra del Golfo del 1991: WTI (+7%) a 33,30 dollari al barile e Brent (+6,7%) a 36,66 dollari al barile.
Sull’obbligazionario, il rendimento del decennale italiano si attesta all’1,29% con il relativo spread verso il bund tedesco a 215 punti base. Il governo italiano sta studiando un pacchetto di aiuti da 10 miliardi per fronteggiare il momento negativo, oltre a valutare di portare l’obiettivo del deficit per il 2020 al 2,8% rispetto al 2,5% già chiesto a Bruxelles.
Tornando a Piazza Affari, Diasorin si posiziona in testa a +6,7%. Denaro anche su STM (+4,2%) e Buzzi (+2,7%). In coda Azimut (-4,7%) e Atlantia (-5,2%).