In relazione all’emergenza sanitaria legata alla diffusione in Italia del Coronavirus Covid-19, Centrale del Latte d’Italia fornisce un aggiornamento sull’andamento del proprio business nei primi due mesi del 2020.
Nel dettaglio, nel periodo il gruppo ha registrato un fatturato pari a 31,8 milioni, in crescita del 3,4%, (incremento di 1,1 milioni rispetto all’analogo periodo del 2019) e un contestuale aumento della marginalità, risultato al quale ha contribuito l’attuazione del piano di riduzione costi previsto a piano oltre ad una diminuzione del prezzo della materia prima latte.
In questo quadro, oltre alla GDO, i negozi di prossimità sono una risorsa fondamentale per il gruppo Centrale del Latte d’Italia, che ha sempre mantenuto al centro della propria strategia il servizio verso queste realtà. La società è infatti attiva attraverso oltre 16.000 punti vendita sia della grande distribuzione che del commercio tradizionale.
Inoltre la società segnala che l’incremento delle vendite è dettato anche dal ritorno alla spesa famigliare e al maggior consumo domestico derivante dalle limitazioni normative che stanno interessando la ristorazione organizzata e più in generale il consumo fuori casa.
Si ricorda che è in corso l’implementazione del piano industriale al 2022 approvato lo scorso 10 febbraio con risultati in linea con quanto definito ed approvato. Obiettivo del gruppo è incrementare la redditività attraverso il consolidamento del mercato italiano e il presidio di nuovi canali distributivi, il lancio di nuovi prodotti innovativi e il rafforzamento dell’export anche verso nuovi mercati.
Per il 2022 il management stima una crescita dei ricavi a 187 milioni (+1,3% CAGR), con Ebitda in crescita a 17,5 milioni, Ebitda margin al 9,3% e un utile netto a 5,5 milioni.
Il prossimo 29 aprile si terrà l’assemblea degli azionisti per l’approvazione tra l’altro dell’aumento di capitale, con o senza diritto di opzione, fino ad un massimo di 30 milioni in 5 anni.
Obiettivo dell’aumento di capitale è di rafforzare il patrimonio aziendale e proseguire nella
prospettiva di crescita e investimento nel settore lattiero-caseario.