Mercati Usa – Previsto avvio in rosso in attesa dettagli stimoli fiscali

I futures sull’azionario Usa arretrano di circa il 3%, preannunciando una partenza in rosso a Wall Street in un contesto che si mantiene molto volatile in attesa di avere maggiori indicazioni sulle misure per contrastare l’impatto economico del coronavirus.

Il Vix, il cosiddetto indice della paura, si mantiene oltre quota 50 facendo temere che la pressione sulle vendite non sia ancora terminata, con una forte impennata che ha visto un rialzo di oltre il 200% nelle ultime settimane.

Gli indici americani continuano infatti a registrare forti oscillazioni sia tra una seduta e l’altra sia intraday. La giornata di ieri ha mostrato un recupero di circa il 5% per tutti e tre i listini principali, rimbalzando dopo il crollo del 7% di lunedì.

I mercati attendono maggiori dettagli sul pacchetto di stimoli all’economia annunciati dal presidente americano Donald Trump, con alcune indiscrezioni che suggeriscono un azzeramento del tax rate per i lavoratori dipendenti che potrebbe durare per tutto il 2020.

A ciò si aggiungono le mosse delle banche centrali, con la Bank of England che ha tagliato oggi i tassi di interesse di mezzo punto percentuale portandoli allo 0,25%, in un intervento di emergenza a sorpresa simile a quello della scorsa settimana della Federal Reserve.

Il governatore uscente del’Istituto di Londra, Mark Carney, ha detto che l’impatto sull’economia provocato dal coronavirus potrebbe rivelarsi “ampio e profondo” e che l’attività economica probabilmente si indebolirà molto nei prossimi mesi.

Parole cui hanno fatto eco le dichiarazioni del presidente della Bce Christine Lagarde, che ha messo in guardia su uno shock economico simile a quello della crisi finanziaria del 2008 a meno di un intervento immediato delle autorità facendo presagire l’annuncio di nuove misure di stimolo nel corso del meeting di domani.

Intanto, Joe Biden ha rafforzato ulteriormente la propria candidatura per essere nominato come sfidante ufficiale di Donald Trump alle presidenziali Usa di novembre, dopo aver vinto le primarie democratiche in altri quattro Stati.

Sul fronte macro, infine, l’inflazione americana a febbraio ha registrato un aumento dello 0,1%su base mensile, in linea alla rilevazione precedente e rispetto al +0,0% atteso dagli analisti. Su base annua, l’incremento è stato del 2,3% (+2,2% il consensus).