Per il periodo 2020-2024, il gruppo guidato da Luigi Ferraris intende focalizzarsi sullo sviluppo e integrazione delle fonti di energia rinnovabili e sull’efficienza energetica per un sistema elettrico sempre più decarbonizzato, resiliente, affidabile e sicuro, coerentemente con le linee guida del Pniec e con gli orientamenti del Green New Deal comunitario.
In base ai principali aggregati economico-finanziari, il management stima per il 2024 ricavi consolidati pari a 2,94 miliardi ed Ebitda a 2,17 miliardi, con una crescita media annua (CAGR) rispettivamente del 5% e di oltre il 4 per cento.
Atteso un miglioramento dell’utile netto di gruppo con un utile per azione a 48 centesimi di euro nel 2024, pari a una crescita media annua nell’arco di Piano del 5%.
Gli investimenti nel periodo, al lordo delle quote finanziate, ammontano a 7,8 miliardi.
In tema di remunerazione agli azionisti, la società prevede dal 2020 al 2022 un CAGR del dividendo per azione pari all’8%, rispetto al dividendo di competenza dell’esercizio 2019. Per gli anni 2023 e 2024 si prevede un payout del 75%, con un dividendo minimo comunque garantito pari al dividendo di competenza dell’esercizio 2022.
La struttura finanziaria resterà solida e il rapporto Debito Netto/RAB rimarrà al di sotto del 60% nel quinquennio.
Il management inoltre ha poi fornito l’outlook per il 2020, stimando ricavi consolidati a 2,49 miliardi, con un Ebitda di 1,79 miliardi. E’ atteso un utile per azione di 38 centesimi di euro. Per il medesimo anno, le spese in conto capitale, al lordo delle quote finanziate, sono prevista a 1,3 miliardi.
Di seguito le priorità strategiche del piano al 2024, che muovono attorno alle tre aree di business:
- Regolato Italia: priorità a tutte le attività che consentano al Paese di far fronte alle sfide energetiche in modo sicuro, efficiente e sostenibile attraverso le competenze tecnologiche e la valorizzazione delle specificità del territorio;
- Non Regolato: promozione e sviluppo di nuovi servizi a supporto della transizione energetica, cogliendo le opportunità aggiuntive alle attività core da perseguire in coerenza con la mission di Terna.
- Internazionale: valorizzazione delle competenze core di TSO sviluppate in Italia attraverso le opportunità di crescita all’estero.
Focus particolare sugli investimenti del core business Regolato Italia, con 7,3 miliardi (+20% rispetto al precedente Piano) destinati alla rete elettrica italiana per abilitare la transizione energetica e favorire l’integrazione delle fonti rinnovabili in un sistema sempre più articolato e complesso.
In dettaglio, oltre 4 miliardi per lo sviluppo della rete elettrica nazionale, che serviranno a rafforzare le connessioni tra le zone di mercato, razionalizzare le reti nelle principali
aree metropolitane del Paese e incrementare le interconnessioni.
Oltre 2 miliardi saranno dedicati ad attività di rinnovo ed efficienza, principalmente per il miglioramento della qualità del servizio, per la digitalizzazione e lo sviluppo di soluzioni sostenibili della rete elettrica.
Circa 1 miliardo per il piano di Difesa, principalmente per l’installazione di dispositivi per accrescere la sicurezza, l’adeguatezza, la resilienza e la stabilità della rete.
Infine, nell’ambito delle tre categorie di investimento sopra citate, Terna dedicherà circa 900 milioni per digitalizzazione e innovazione, elementi imprescindibili per abilitare la transizione energetica.