Nel 2019 Aeffe ha riportato ricavi consolidati pari a 351,4 milioni, rispetto ai 346,6 milioni del 2018, con un incremento dell’1,4% a cambi correnti e dell’1,2% a cambi costanti
L’Ebitda con effetto IFRS 16 è stato pari a 53,1 milioni (+22,6%) mentre al netto dell’effetto IFRS 16 si è attestato a 36,6 milioni (-15,6%).
L’esercizio si è chiuso con un utile di gruppo con effetto IFRS 16 a 11,7 milioni mentre al netto dell’effetto IFRS 16 è stato pari a 12,3 milioni, rispetto all’utile di 16,7 milioni del 2018.
Sul fronte patrimoniale l’indebitamento finanziario comprensivo dell’effetto IFRS 16 si è fissato a 135,2 milioni e al netto dell’effetto IFRS 16 è stato pari a 39,4 milioni, rispetto ai 31,3 milioni al 31 dicembre 2018.
La società segnala che l’attuale quadro macroeconomico internazionale resta molto complicato e le conseguenze economiche e sociali legate all’epidemia da coronavirus Covid-19 non sono ad oggi quantificabili.
Aeffe ha già adottato misure atte ad affrontare la situazione limitandone gli effetti negativi, attraverso una gestione particolarmente accurata delle relazioni commerciali con la clientela e l’adozione di misure ben ponderate e volte a rinviare costi senza alcun pregiudizio per il rafforzamento e sostegno dei propri brand.
Inoltre conferma il proprio impegno con l’obiettivo di rafforzare il posizionamento dei brand in portafoglio, quali Alberta Ferretti, Philosophy di Lorenzo Serafini, Moschino, Pollini.
In termini di aree geografiche, Aeffe osserva con attenzione costante l’evoluzione dei mercati ad elevato potenziale, valutando l’ottimizzazione del piano di sviluppo della rete di franchising e di aperture selettive di negozi monomarca a gestione diretta (DOS).
A seguito poi dell’internalizzazione della gestione degli store on-line dei brand di proprietà, il gruppo si aspetta ulteriori sinergie derivanti dall’approccio distributivo multichannel, ovvero sull‘integrazione tra i diversi canali di vendita, fisico e on-line, anche in ottica di
personalizzazione della customer experience.