Crollano ancora le principali borse del Vecchio Continente, amplificando le vendite mattutine dopo l’annuncio delle misure che la BCE adotterà e l’apertura ancora in forte rosso di Wall Street.
Intorno alle ore 15:15, il Ftse Mib lascia sul terreno il 9,8% in area 16.139 punti. L’Ibex35 di Madrid cede il 10,6%, il Cac40 di Parigi il 9,8%, il Dax30 di Francoforte il 9,2% e il Ftse 100 di Londra il 9 per cento.
Nel frattempo, Wall Street crolla ancora dopo essere entrato ieri in bear market, con il Dow Jones a -8,5%, l’S&P500 a -7,5% e il Nasdaq a -6,8%.
Gli investitori attendevano con ansia la seconda riunione presieduta da Christine Lagarde che ha confermato il tasso sui depositi a -0,50%, il tasso di rifinanziamento principale allo 0% e quello di rifinanziamento marginale allo 0,25%.
La BCE ha annunciato al tempo stesso l’apertura di una finestra temporanea di acquisti netti aggiuntivi di 120 miliardi che garantirà un forte contributo da parte dei programmi di acquisto del settore privato. In combinazione con l’attuale programma di acquisto di attività, ciò sosterrà condizioni di finanziamento favorevoli per l’economia reale in tempi di maggiore incertezza.
L’Eurotower si attende inoltre che gli acquisti durino per tutto il tempo necessario per rafforzare l’impatto accomodante delle sue politiche e che terminino poco prima del primo rialzo dei tassi.
I tassi di interesse di riferimento si manterranno su livelli pari a quelli attuali o più bassi finché le prospettive di inflazione non convergeranno saldamente su livelli inferiori ma prossimi al 2% nel suo orizzonte di proiezione e finché tale convergenza non sarà costantemente riflessa nelle dinamiche dell’inflazione di fondo.
Misure che sembrerebbero aver deluso gli operatori di mercato che si attendevano una risposte più decisa da Francoforte dopo che l’Oms ha dichiarato ufficialmente lo stato di pandemia e la decisione dell’Italia di chiudere tutte le attività commerciali, ad esclusione di quelli che offrono servizi essenziali.
Il sell-off odierno è stato inoltre innescato dalla decisione del presidente Usa Donald Trump di imporre restrizioni ai viaggi dall’Europa verso gli Stati Uniti per 30 giorni, in risposta alle crescenti pressioni per agire contro la rapida diffusione dell’epidemia.
Sul Forex, il dollaro guadagna terreno rispetto alle altre divise con il cambio eur/usd a 1,1183 e lo usd/jpy a 104,91.
Tra le materie prime, l’oro scende sotto a 1.590 dollari l’oncia, mentre prosegue il forte ribasso del greggio con il Brent (-6,9%) a 33,35 dollari e il Wti (-5,8%) a 31,10 dollari.
Sull’obbligazionario, il rendimento del decennale italiano sale all’1,46% con il relativo spread verso il bund tedesco a 219 punti base.
A Piazza Affari, sprofondano Telecom (-13,1%), Leonardo (-13,6%) e Atlantia (-16,1%).