Mercati – Si scatena il panico, Ftse Mib crolla (-16,9%) sotto 15.000 punti

Seduta drammatica per le borse internazionali, dopo le risposte di Stati Uniti e Bce all’emergenza Coronavirus giudicate troppe deboli dagli investitori.

A Milano il Ftse Mib crolla del 16,9% a 14.894 punti, registrando la peggior seduta dalla creazione del paniere principale, dopo l’acquisizione di Borsa italiana da parte di Londra, nel 1998.

Sprofondano anche l’Ibex35 di Madrid (-14,1%), il Cac40 di Parigi (-12,3%), il Dax30 di Francoforte (-12,2%) e il Ftse 100 di Londra (-9,8%). Pesante anche Wall Street, dove continuano ad arretrare Dow Jones (-7,2%), S&P 500 (-6,1%) e Nasdaq (-6,2%) seppur al di sopra dei minimi intraday.

Il blocco dei voli negli Usa dall’Europa per 30 giorni e le misure fiscali annunciate da Trump non hanno convinto gli operatori, così come l’incremento di acquisti di titoli da parte della Bce (120 miliardi aggiuntivi fino a fine anno), che ha lasciato invariati i tassi.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund schizza a 254 punti base, con il rendimento del decennale italiano in aumento di oltre 60 bp all’1,79%, complice una frase malaugurata del presidente della Bce, Christine Lagarde, che ha affermato: “Non siamo qui per chiudere gli spread, ci sono altri strumenti e altri attori per gestire queste questioni”.

Sul Forex, l’euro si indebolisce fino a quota 1,109 nei confronti del dollaro, mentre il cambio tra biglietto verde e yen risale a 105,3.

Tra le materie prime, l’oro scende a 1.575 dollari l’oncia, mentre crollano nuovamente le quotazioni del greggio con il Brent (-8,7%) a 32,7 dollari e il Wti (-6,3%) a 30,9 dollari.

Pioggia di vendite a Piazza Affari. Sul Ftse Mib, Atlantia (-22,2%), Leonardo (-22,2%) e Poste Italiane (-22%) sono le più penalizzate mentre solo Diasorin termina con un calo (-8,9%) inferiore ai 10 punti percentuali.