Mercati Usa – Prevista apertura ancora in forte calo

I futures sull’azionario Usa cedono circa 5 punti percentuali, preannunciando una partenza ancora in forte calo a Wall Street con il derivato sullo S&P 500 che ha toccato nuovamente il limite di trading più basso consentito.

Il tutto dopo che ieri il Dow Jones (-5,9%) è scivolato in bear market registrando il crollo più rapido di sempre, meno di 15 sedute, e mettendo fine al più lungo trend rialzista della storia americana. In forte ribasso anche lo S&P 500 (-4,9%) e il Nasdaq (-4,7%).

Le notizie sul fronte della diffusione del virus continuano a tenere sotto pressione i mercati, con l’Organizzazione mondiale della sanità che ha definito la situazione una pandemia a livello mondiale.

A ciò si è aggiunto la decisione del presidente Donald Trump di imporre restrizioni ai viaggi dall’Europa verso gli Stati Uniti per 30 giorni, in risposta alle crescenti pressioni per agire contro la rapida diffusione dell’epidemia.

Se da una parte lo stop dei voli comporterà un ulteriore rallentamento dell’economia, dall’altro gli investitori speravano in misure di stimolo più ampie da parte dell’amministrazione Usa rispetto a quelle annunciate.

La Casa Bianca ha varato degli interventi che includono aiuti per le piccole imprese e un non meglio specificato “payroll-tax relief”, non riuscendo però a rassicurare i mercati sul fatto che i provvedimenti adottati saranno sufficiente ad attenuare l’impatto economico del virus.

Sul fronte macro, infine, le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione si sono attestate a 211 mila unità, rispetto alle 220 mila previste dal consensus e alle 215 mila della rilevazione precedente (rivista da 216 mila).

L’indice dei prezzi alla produzione, invece, a febbraio è diminuito dello 0,6% su base mensile, rispetto al calo dello 0,1% stimato dagli analisti e al +0,5% del mese precedente.