Mercati Usa – Profondo rosso in avvio, risposte al virus giudicate insufficienti

Partenza ancora in forte calo a Wall Street, con tutti e tre gli indici principali scivolati in bear market e con il rischio di stop alle contrattazioni nel corso della seduta per limitare le perdite. Dopo pochi minuti di scambi, il Nasdaq perde il 6,7%, lo S&P 500 il 6,8% e il Dow Jones il 6,9%.

Le notizie sul fronte della diffusione del virus continuano a tenere sotto pressione i mercati, con l’Organizzazione mondiale della sanità che ha definito la situazione una pandemia a livello mondiale esortando tutti i paesi a raddoppiare gli sforzi per contrastare l’emergenza.

A innescare l’ulteriore sell-off ha contribuito la decisione del presidente Usa Donald Trump di imporre restrizioni ai viaggi dall’Europa verso gli Stati Uniti per 30 giorni, in risposta alle crescenti pressioni per agire contro la rapida diffusione dell’epidemia.

Se da una parte lo stop dei voli comporterà un ulteriore rallentamento dell’economia, dall’altro gli investitori speravano in misure di stimolo più ampie da parte dell’amministrazione Usa rispetto a quelle annunciate.

La Casa Bianca ha varato degli interventi che includono aiuti per le piccole imprese e un non meglio specificato “payroll-tax relief”, non riuscendo però a rassicurare i mercati sul fatto che i provvedimenti adottati saranno sufficiente ad attenuare l’impatto economico del virus.

Sul Forex il cambio euro/dollaro arretra a 1,123 dopo che la Bce ha lasciato invariati i tassi di interesse e approvato misure aggiuntive per fornire liquidità al sistema finanziario, mentre il cambio dollaro/yen risale a 104,3 dopo aver toccato un minimo intraday a 103,1.

Tra le materie prime in calo l’oro a 1.609 dollari l’oncia, mentre sprofondano nuovamente le quotazioni del greggio con il Brent (-6,8%) a 33,4 dollari e il Wti (-6,9%) a 30,7 dollari.

Nel comparto del reddito fisso, infine, ancora in forte discesa i rendimenti dei Treasury, con il tasso sul decennale in ribasso di circa 20 punti base allo 0,67% e quello sul biennale di 10 punti base allo 0,42%.