Emak ha chiuso il 2019 con un fatturato in calo del 4,2% a 434 milioni. Tale variazione deriva per lo 0,7% dall’uscita dal perimetro di consolidamento di Raico S.r.l, per il 4,1% da una riduzione dei volumi di vendita, e per lo 0,6% dall’effetto positivo dei cambi.
Entrando nello specifico della gestione operativa, l’Ebitda Adjusted è calato del 7,7% a 46,9 milioni, con un’incidenza sul fatturato del 10,8% (-40 basis point). Il risultato della gestione operativa ha beneficato per 6 milioni dall’applicazione del nuovo principio contabile IFRS 16.
L’Ebit ha mostrato un calo del 35,3% a 22 milioni, con un margine del 5,1% (-240 basis point), appesantito da un incremento degli ammortamenti e svalutazioni. L’esercizio si è chiuso con un utile netto pari a 13,1 milioni, in calo del 48,8% rispetto ai 25,6 milioni del 2018.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2019 si attesta a 146,9 milioni rispetto ai 117,4 milioni di fine 2018. Si segnala che, al netto dell’impatto dell’IFRS 16, l’indebitamento finanziario netto sarebbe stato di 116,5 milioni.
Per quanto riguarda l’evoluzione della gestione, pur nel rispetto dei provvedimenti governativi per arginare il Coronavirus in Italia e Cina, il gruppo comunica di aver ottenuto ricavi e ordini in linea con il 2019, anche nei primi mesi del 2020. Per quanto riguarda l’operatività in Cina, ad oggi le attività sono pienamente operative.
Non considerando l’emergenza Covid 19, la società delibererà in seguito circa la destinazione dell’utile dell’esercizio 2019 e l’eventuale somma da distribuire agli azionisti a titolo di dividendo.