Le principali borse europee viaggiano in territorio positivo, rimbalzando dopo l’ennesimo crollo registrato ieri in scia alle deludenti misure fiscali e monetarie annunciate per fronteggiare l’emergenza Covid-19 e i relativi impatti.
L’azionario globale si appresta a chiudere così la peggior settimana dal 2008, scontando le aspettative di un outlook fortemente indebolito dall’impatto economico dell’epidemia di coronavirus.
Intorno alle ore 11:30, il Ftse Mib di Milano guadagna il 7,7% in area 16.101 punti, beneficiando del divieto di vendite allo scoperto imposto dalla Consob. L’Ibex 35 di Madrid guadagna il 6,5%, il Ftse 100 di Londra il +4,6%, il Cac40 di Parigi il 4,2% e il Dax30 di Francoforte il 3,5%.
L’annuncio di un taglio dei tassi di interesse da parte della Fed e della BoE aveva aumentato le aspettative verso la riunione di ieri della BCE che ha tuttavia ampiamente deluso gli investitori amplificando le vendite con cui si era stata aperta la sessione di scambi.
Dopo le deboli misure dichiarate dalla Lagarde, la Federal Reserve è intervenuta annunciando una massiccia iniezione di 1.500 miliardi di dollari nel mercato dei pronti contro termine e l’acquisto di 60 miliardi di dollari di titoli di Stato statunitensi al mese.
Gli interventi delle banche centrali e dei governi sembrano tuttavia ancora non aver ampiamente convinto i mercati alla luce di un progressivo incremento dei contagi in tutto il mondo e restrizioni a persone e business.
Intanto sul Forex, avanza il dollaro con il cambio eur/usd a 1,1168 e il dollaro/yen a 106,39, dopo la netta discesa degli scorsi giorni nel clima di avversione al rischio che aveva favorito la moneta nipponica.
Tra le materie prime, l’oro scende a 1.588 dollari l’oncia. In recupero le quotazioni del greggio con il Brent (+5,2%) a 34,94 dollari al barile e il Wti (+4,5%) a 32,92 dollari al barile.
Sull’obbligazionario, il rendimento del decennale italiano sale all’1,79% con il relativo spread verso il Bund tedesco a 256 punti base, ancora appesantito dalle parole del presidente della Bce Christine Lagarde. E’ attesa in giornata l’approvazione di un decreto di emergenza che porterà il deficit a circa il 2,7% del Pil.
Tornando a Piazza Affari, denaro su Buzzi Unicem (+15,5%), Poste Italiane (+15,1%) e Amplifon (+15%). Bene anche Leonardo dopo aver pubblicato ieri sera a mercati chiusi risultati migliori delle attese. Restano più arretrate CNH (+2%), Exor (+2,9%) e Campari (+4%).