Profondo rosso per il Ftse Italia Servizi Pubblici che lascia sul terreno il 18,8%, facendo peggio del corrispondente europeo (-15,6%) e del Ftse Mib (-16,9%).
Seduta drammatica per le borse internazionali, dopo le risposte di Stati Uniti e Bce all’emergenza Coronavirus giudicate troppe deboli dagli investitori.
Il blocco dei voli negli Usa dall’Europa per 30 giorni e le misure fiscali annunciate da Trump non hanno convinto gli operatori, così come l’incremento di acquisti di titoli da parte della Bce (120 miliardi aggiuntivi fino a fine anno), che ha lasciato invariati i tassi.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund schizza a 254 punti base, con il rendimento del decennale italiano in aumento di oltre 60 bp all’1,79%, complice una frase malaugurata del presidente della Bce, Christine Lagarde, che ha affermato: “Non siamo qui per chiudere gli spread, ci sono altri strumenti e altri attori per gestire queste questioni”.
Tornando alle società del comparto, a picco tutte le Big.
Hera (-17,5%), in relazione all’emergenza Coronavirus, ha concesso ai propri clienti in difficoltà economica dilazioni di pagamento e rateizzazioni delle bollette in scadenza per tutti i servizi. Previsto un supporto anche per le piccole e medie aziende fornitrici del Gruppo.
Tra le Mid, Falck Renewables scivola del 20,2 per cento. Il Cda ha approvato i conti 2019, con un Ebitda a 204 milioni (+6,5%) e cedola a 6,7 centesimi di euro. Il management ha inoltre presentato gli obiettivi chiave della Roadmap al 2025.
Infine, tra le Small in coda troviamo Seri Industrial a -12,7 per cento.