Il Cda della multiutility lombarda ha approvato il Piano Industriale 2020-2024.
Il Gruppo, partendo dalle linee strategiche tracciate con l’aggregazione realizzata a luglio 2018, intende sviluppare in particolare i progetti green e innovativi, privilegiando la sostenibilità e la valorizzazione dei territori di riferimento, consolidando e rafforzando le attività tradizionali.
Nel quinquennio, il gruppo prevede una crescita importante di tutti i principali indicatori economico-finanziari, nonostante la previsione di slittamento delle gare ATEM gas oltre il 2024.
In dettaglio, l’Ebitda nel 2024 è previsto a 106,5 milioni (66,2 milioni nel 2019, Cagr +10%). L’indebitamento finanziario netto dovrebbe attestarsi a 202,1 milioni nel 2024 (121,3 milioni nel 2019). Per l’ultimo anno di piano, i rapporti PFN/Ebitda e Leverage (Posizione finanziaria netta/Patrimonio Netto) sono previsti rispettivamente a 2,0 e 0,4.
Nell’arco di piano gli investimenti previsti ammontano a 343,5 milioni, destinati in particolare ai territori di riferimento, con l’obiettivo di introdurre ed implementare tecnologie «Green» e innovative a ridotto impatto ambientale, con risparmi misurabili in termini di riduzione emissioni CO2 (ca. 188 k ton di emissioni CO2 evitate in arco piano).
In tema di remunerazione degli azionisti, Acsm Agam prevede un pay out medio in arco piano intorno al 90% del risultato netto di gruppo.
Un Business Plan che – chiarisce al società – non recepisce i possibili impatti conseguenti alla situazione di emergenza in corso legata al COVID-19 in quanto, al momento non risulta ancora possibile effettuare una stima ragionevole.