La multiutility trevigiana ha archiviato il 2019 con ricavi consolidati in crescita su base annua del 8,3% a 124,9 milioni, grazie principalmente all’ampliamento del perimetro di consolidamento con l’incorporazione di Unigas Distribuzione.
A livello operativo, l’Ebitda è salito del 6,9% a 44,9 milioni, mentre l’Ebit migliora del 2,4% a 21,6 milioni, dopo essere stati spesati maggiori ammortamenti (+11,5% a 23,3 milioni).
L’utile netto consolidato si attesta a 14,5 milioni, sostanzialmente stabile rispetto a 14,7 milioni del 2018. Il dato comprensivo del risultato delle attività cessate balza a 493,2 milioni, a fronte di 46,5 milioni dell’esercizio precedente.
L’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2019 cifra in a 213,0 milioni, in aumento di 95,5 milioni rispetto a 117,5 milioni di fine dicembre 2018, principalmente per effetto degli investimenti in immobilizzazioni e della distribuzione di dividendi.
Gli investimenti realizzati in immobilizzazioni immateriali e materiali dalle società consolidate con il metodo integrale ammontano a 34,4 milioni e hanno riguardato principalmente sviluppo, manutenzione e ammodernamento di reti e impianti di distribuzione del gas. A ciò si aggiungono gli investimenti in partecipazioni per 13,3 milioni, correlati all’incorporazione di Unigas Distribuzione (1 luglio 2019) e alla partnership commerciale con il Gruppo Hera (19 dicembre 2019).
Infine, il Cda ha deciso di proporre all’Assemblea la distribuzione di un dividendo pari a 0,2133 euro per azione, corrispondente a un importo complessivo di 47,8 milioni).