Settimana in profondo rosso per il settore commercio (-17,9%), che ha sottoperformato il corrispondente europeo (-17%) ma facendo meglio del Ftse Mib (-23,3%).
Settimana nella quale il focus è rimasto sul grave problema dell’epidemia da Covid-19 nonché sugli annunci degli interventi di Stati Uniti e Bce che non hanno però convinto gli investitori.
Interventi quali il blocco dei voli negli Usa dall’Europa per 30 giorni e quelli fiscali annunciate da Trump nonché l’incremento di acquisti di titoli da parte della Bce (120 miliardi aggiuntivi fino a fine anno), che ha inoltre lasciato invariati i tassi.
La Federal Reserve ha annunciato l’acquisto di obbligazioni di diverse scadenze per complessivi 37 miliardi di dollari, oltre ad una massiccia iniezione di 1.500 miliardi di dollari nel mercato dei pronti contro termine e un nuovo Quantitative easing da 60 miliardi.
Forti vendite diffuse sul comparto a partire da Campari, unico titolo del settore presente nel Ftse Mib, che ha ceduto il 21,8 per cento.
Tra le mid Marr (-14,6%) ha annunciato i conti. Nel quarto trimestre 2019 il gruppo ha registrato ricavi pari a 381,3 milioni (+3,5% a/a) e un utile netto di 11,5 milioni (-5,9%).
Autogrill ha lasciato sul terreno il 30,2 per cento. Ha annunciato i conti 2019 Numeri da cui sono emersi ricavi consolidati pari a 4.996,8 milioni, in aumento del 6,4% (+3,5% a cambi costanti) rispetto al 2018 e un risultato netto underlying a 85 milioni e con un risultato netto underlying rettificato a 116,6 milioni rispetto a 101,6 milioni nel 2018.
Tra le small ha resistito Centrale del Latte d’Italia (+1,5%) che ha fornito, in relazione all’emergenza Coronavirus Covid-19, un aggiornamento sull’andamento del business nei primi due mesi del 2020. Nel periodo il gruppo ha registrato un fatturato pari a 31,8 milioni, in crescita del 3,4%, (incremento di 1,1 milioni rispetto all’analogo periodo del 2019) e un contestuale aumento della marginalità.
Orsero (-12,4%) ha chiuso il 2019 con ricavi netti pari a 1.005,7 milioni, con un incremento del 5,6% su base annua e un utle netto adjusted a 5,3 milioni, in diminuzione del 55,4 per cento.
Unieuro (-34,4%), alla luce dell’emergenza sanitaria in corso legata alla diffusione del Covid-19, ha annunciato la chiusura di tutta la rete di negozi diretti, fino a nuova comunicazione, rafforzando però contestualmente il canale web.