Csp International – Ricavi preliminari -2,6% a 108,6 mln nel 2019

Dalla lettura dei dati preliminari emerge che nel 2019 CSP International Fashion Group ha riportato ricavi netti consolidati pari a 108,6 milioni (‐2,6%).

La società segnala che, nonostante un secondo semestre in leggera ripresa rispetto al primo, le vendite a livello consolidato hanno risentito della contrazione dei consumi nei mercati di riferimento della capogruppo (Italia ed export) mentre si evidenziano performance incoraggianti delle marche francesi nel canale di vendita della Grande distribuzione, che registrano incrementi superiori a quelle del mercato.

Nel 2019 il fatturato della calzetteria ha registrato un decremento di 0,8 milioni (‐1,2%) rispetto all’esercizio precedente; l’incidenza della merceologia sul fatturato totale è passata dal 59,0% al 59,9%. Le vendite di corsetteria, che comprendono anche i costumi da bagno, passano da 24,6 a 24,0 milioni, registrando un decremento del 2,5%. I prodotti di maglieria e intimo hanno registrato nel periodo in esame un decremento del 7,3%, passando da 21,1 a 19,6 milioni.

Le vendite per marchio del periodo in esame hanno evidenziato un andamento negativo per i principali marchi, ad accezione di Well, primo marchio per volumi di vendita del gruppo, che ha evidenziato un incremento delle vendite pari al 2,3%, passando da 38,5 milioni a 39,4 milioni di fatturato.

Le Bourget, l’altro marchio del gruppo che opera sul mercato francese, ha registrato un decremento dello 0,2%, passando da 19,8 a 19,7 milioni di fatturato. Le vendite del marchio Oroblù sono diminuite del 5,6%, passando da 17,8 a 16,8 milioni, mentre le vendite del marchio Lepel sono diminuite del 9,2% passando da 9,0 a 8,2 milioni.

Le vendite del marchio Perofil sono diminuite del 5,4%, passando da 7,8 a 7,4 milioni. Le vendite degli altri marchi di proprietà sono passate da 11,3 milioni a 10,1 milioni, in diminuzione del 9,7%. Le vendite delle marche private sono diminuite del 5,6%, mentre le vendite dei marchi di terzi sono diminuite del 6,3%.

Per quanto riguarda i ricavi per area geografica, in Italia si registra un decremento dell’8,6% rispetto al 2018, passando da 35,4 a 32,4 milioni di fatturato.

I ricavi in Francia, primo mercato per importanza nell’ambito del gruppo, sono pari a 61,5 milioni ed evidenziano un incremento del 2,2% rispetto all’esercizio precedente.

In Europa il fatturato registra un decremento del 7,4% passando da 13,7 a 12,7 milioni. Nel resto del mondo si rileva un fatturato di 2,0 milioni, con un decremento dell’8,3%.

Alla luce dei suddetti risultati, con i conseguenti riflessi negativi sui margini aziendali, la società ritiene che, nonostante le azioni di razionalizzazione e contenimento dei costi implementate e tutt’ora in corso, i risultati economici consolidati dell’esercizio 2019 evidenzieranno una significativa contrazione, prima dell’effetto dell’impairment test, rispetto all’esercizio precedente, anche in considerazione dei costi straordinari sostenuti per le suddette azioni.

In considerazione di quanto riportato in precedenza il management aziendale sta elaborando un nuovo piano strategico atto a favorire il recupero dell’equilibrio per il gruppo nel medio periodo, valutando, ove stimabili, anche i possibili impatti legati agli effetti del Coronavirus.