ENAV – Traffico di rotta +9,8% nei primi due mesi del 2020

Ancora difficile quantificare gli effetti per il coronavirus

Dalla lettura dei dati di Eurocontrol, organizzazione europea per la sicurezza del traffico aereo, si apprende che nei primi due mesi del 2020 le rotte di sorvolo dello spazio aereo italiano (con o senza scalo) hanno registrato una crescita del 9,8% rispetto ai primi due mesi del 2019.

In particolare, il mese di gennaio 2020 evidenzia un incremento dell’8,6% su base annua, mentre febbraio mostra una crescita dell’11,2%, nonostante il rallentamento emerso nell’ultima settimana del mese a causa delle limitazioni dei voli innescate dall’emergenza Coronavirus.

Ricordiamo che nel 2019 il traffico di rotta in Italia ha riportato un aumento del 6,5% rispetto al 2018, confermando nuovamente il tasso più alto tra i principali paesi europei: Francia +1,5%, Germania +1,3%, Gran Bretagna +3,3%, Spagna +3,9%.

Il traffico di rotta rappresenta circa il 70% del fatturato di Enav ed è calcolato in termini di unità di servizio, una misura convenzionale ponderata che tiene conto del peso dell’aeromobile al decollo e, nel caso del traffico di rotta, comprende anche la distanza percorsa dall’aeromobile.

Per Enav le tariffe si basano su due parametri previsionali, i costi e il traffico, che consentono di mantenere il sistema regolato grazie ad uno schema normativo che ripartisce con estrema precisione il rischio tra Enav e le aviolinee, riducendo al minimo l’esposizione al rischio traffico. Gli eventuali scostamenti rispetto alle previsioni di traffico vengono infatti bilanciati alla fine di ogni anno attraverso meccanismi di aggiustamento, il cosiddetto “balances”, sulle tariffe degli anni successivi.

L’emergenza legata alla diffusione del COVID-19, che ha inciso solo parzialmente sul dato di febbraio, avrà senz’altro un impatto significativo sull’andamento del traffico di marzo e dei mesi successivi, anche se è ancora presto per quantificarne l’effettiva portata.

È comunque doveroso sottolineare che la regolamentazione economico-tariffaria comunitaria a cui è soggetta ENAV garantisce una parziale protezione dal rischio traffico, in quanto prevede dei meccanismi di mitigazione (traffic risk sharing) che consentono di neutralizzare in parte l’effetto dei minori ricavi derivanti dalla presumibile riduzione del traffico.

Inoltre, una parte significativa dei ricavi di ENAV è generata dal traffico in sorvolo, senza scalo negli aeroporti italiani, su cui non influiscono le limitazioni dei voli da e verso l’Italia.

In ogni caso, sarà necessario attendere l’evoluzione della situazione internazionale per una valutazione più precisa in merito agli effetti sulle attività future della società.