Giglio Group ha divulgato il piano industriale 2020-2022 approvato lo scorso 10 marzo.
Con il nuovo piano industriale la società integra totalmente la controllata Terashop,
recentemente acquisita, e le nuove strategie commerciali annunciate in data 12 marzo.
Di seguito i principali target economico-finanziari 2020 – 2022:
• Ricavi 2022: > 80 milioni
• EBITDA 2022: > 10 milioni, + 9 milioni rispetto al 2019
• Investimenti complessivi: 1,5 milioni
• Posizione finanziaria netta fine 2022: prevista compresa tra -5 e -3 milioni
Dal punto di vista industriale: crescita del Gross Merchandise Value 2022 > 180 milioni.
Il piano assume la completa confluenza dei team di tecnologia di Terashop e Ibox SA in una unica struttura capace di offrire i servizi dalle proprie piattaforme a tutti i clienti indifferentemente.
Il piano industriale considera un’accelerazione del GMV (Gross Merchandise Value) ad un tasso annuo superiore al 20%, sia per la crescita organica, in linea con le aspettative del mercato di riferimento (le vendite on line del fashion di lusso), sia per le nuove acquisizioni di brand.
Il piano industriale stima l’incidenza delle vendite in Cina sul totale transato in circa il 20% dei volumi del 2022.
Nell’arco del piano, l’obiettivo è il raddoppio dei ricavi, riguadagnando velocemente una significativa redditività (Ebitda/Ricavi) sostenibile nel lungo termine, con una incidenza superiore al 10%, lavorando in modo piuttosto bilanciato sia in modalità B2B (la distribuzione ai marketplace digitale) vista in forte sviluppo come canale di smobilizzo di stock (specialmente nel 2020 sulla base delle enormi giacenze che la crisi per il coronavirus sta costituendo) e sia in modalità B2C, con le avanzate soluzioni tecnologiche proposte dalla piattaforma di Terashop anche per categorie merceologiche diverse dal fashion, come l’elettronica e il food retail.
Il piano industriale prevede un forte miglioramento del profilo finanziario e patrimoniale, contando su una generazione di cassa operativa positiva, un forte controllo del capitale circolante a supporto delle vendite B2B, fabbisogni per investimenti assai inferiori rispetto agli esercizi precedenti, dopo l’acquisizione delle competenze tecnologiche provenienti da Terashop.