Irce ha chiuso il 2019 con ricavi pari 311,9 milioni in diminuzione del 12,2% rispetto ai 355,4 milioni del 2018. Il calo dei volumi è dovuto principalmente alla contrazione dei volumi delle vendite e del fatturato senza metallo, e alla diminuzione del prezzo del rame.
La riduzione delle vendite è dovuta al rallentamento della domanda nel settore dei conduttori per avvolgimento nel mercato europeo (in peggioramento nel quarto trimestre), in parte compensata dal positivo andamento delle vendite nei mercati extraeuropei, mentre nel settore dei cavi si registra una riduzione delle vendite principalmente sul mercato italiano.
A livello di gestione operativa, l’Ebitda è pari a 7,8 milioni in diminuzione del 47,7% rispetto al 2018, con il relativo margine al 2,5% (-170 punti base). L’Ebit si è attestato a 0,42 milioni, in deciso calo (-94,4%) rispetto ai 7,5 milioni dell’esercizio precedente.
La società ha chiuso l’esercizio con un utile netto di 1,94 milioni, in calo del 67% rispetto ai 5,88 milioni del 2018.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2019 è pari a 42,4 milioni, in miglioramento rispetto ai 59,7 milioni del 2018.
Infine, il CdA ha proposto la distribuzione di un dividendo di 0,03 euro per azione (data di stacco 18 maggio 2020).
