Nel 2019 il gruppo Marr ha contabilizzato ricavi pari a 1.651,4 milioni, in crescita dell’1,4% su base annua.
Dalla ripartizione per segmento di attività si rileva che il maggior contributo deriva dallo Street Market (ristoranti e hotel non appartenenti a gruppi o catene), che ha registrato un fatturato di 1.128,2 milioni, in aumento del 3,2% su base annua.
Il business National Account (operatori della ristorazione commerciale strutturata e della ristorazione collettiva) ha consuntivato un fatturato pari a 296 milioni (300,9 milioni nel 2018), mentre le vendite ai clienti della categoria Wholesale, che per la quasi totalità sono relative a prodotti ittici congelati della pesca, si sono attestate a 242,4 milioni (249 milioni nel 2018).
L’Ebitda è aumentato del 7,7% a 128,5 milioni; escludendo l’effetto dell’applicazione del principio contabile IFRS 16, è stato pari a 119,4 milioni (+0,1%).
L’Ebit è rimasto sostanzialmente stabile a 99,1 milioni (-0,1%). Depurato del suddetto principio contabile tale aggregato si è attestato a 98,3 milioni (-0,9%).
Il periodo in esame si è chiuso con un utile netto di 66,6 milioni, con un effetto dell’IFRS 16 pari a -0,2 milioni, a fronte dei 68,5 milioni del 2018.
Sul fronte patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto si è fissato in 196 milioni; depurato dell’IFRS 16 si è attestato a 149,6 milioni, al di sotto dei 156,7 milioni a fine 2018.
Il CdA propone all’assemblea degli azionisti la distribuzione di un dividendo di 0,80 euro (0,78 euro l’anno precedente) con stacco cedola il 25 maggio, record date il 26 maggio e pagamento il 27 maggio.
Marr segnala che le incertezze generate dalla diffusione dell’epidemia da Covid-19 non permettono, in questa fase, di esprimere ipotesi realistiche sugli effetti che il fenomeno potrà avere sui consumi generali e, per quanto riguarda l’attività del gruppo, sul mercato del foodservice nel nostro Paese.
Per quanto la ristorazione fuori casa in Italia abbia fatto registrare anche lo scorso anno una crescita e confermato la propria resilienza, le misure attuate dal Governo e dalle Amministrazioni Locali, per il contenimento del contagio, incidono sui consumi nell’ambito della ristorazione soprattutto commerciale con il coinvolgimento anche di quella collettiva.
La durata di tali misure potrebbe avere ripercussioni, che la società ritiene possano comunque essere temporanee, sui consumi nei prossimi mesi.
Inoltre si ricorda che Marr possiede una struttura organizzativa e distributiva capillarmente presente in tutto il territorio nazionale ed è in grado quindi di garantire l’adeguato livello di servizio a tutta la clientela ed in ogni area ed attività in cui siano presenti consumi alimentari extradomestici, anche quelli funzionali ai servizi pubblici e sanitari, quali ospedali e strutture per anziani.
Grazie alla propria consolidata leadership ed al suo network distributivo, Marr sta concentrando i propri sforzi nell’adeguare le misure organizzative e la gestione del servizio che continuano a ricevere gli apprezzamenti dai propri clienti, i quali, con il supporto di questo sistema distributivo, possono dedicare più efficacemente le proprie competenze nell’individuare possibili aree di futuro sviluppo.
Molto alta è anche l’attenzione che la società riserva alla gestione dei crediti commerciali e dei costi operativi, che da sempre si caratterizzano in Marr per una elevata incidenza nei variabili, con lo scopo di garantire la continuità della qualità, di prodotto e di servizio offerti al mercato, in modo da aiutare a lenire ove possibili le contingenti difficoltà ed essere assolutamente pronta a ritornare in piena attività appena le attuali incertezze troveranno soluzione.