Mercati – Prevista apertura ancora in rosso

Le borse europee dovrebbero iniziare la seduta ancora in rosso dopo aver archiviato una delle peggiori ottava dal 2008, con i timori di una recessione globale alimentati dai dati macroeconomici cinesi.

Deciso rimbalzo venerdì a Wall Street, che ha messo a segno la miglior seduta dal 2008 mentre il presidente americano Donald Trump ha dichiarato lo stato di emergenza nazionale e annunciato provvedimenti ad hoc per contrastare la diffusione del virus anche negli Stati Uniti.

S&P 500 e Nasdaq hanno guadagnato il 9,3% e il Dow Jones il 9,4%. In calo stamane invece i mercati asiatici, con Tokyo che ha terminato in ribasso del 2,5% mentre Shanghai perde il 3,4% e Hong Kong il 5,5%.

Ieri sera, la Federal Reserve è intervenuta anticipando il meeting in programma nei prossimi giorni, abbassando i tassi di interesse di 100 punti base e annunciando un nuovo Quantitative easing da 700 miliardi di dollari.

Massicci interventi anche da parte delle altre banche centrali mondiali tra cui la Bank of Japan, che ha lasciato invariato il costo del denaro ma ha rafforzato il suo piano di acquisti di asset e dichiarato che adotterà ulteriori misure se necessario.

Sul sentiment degli operatori pesano però i dati macro provenienti dalla Cina, che hanno sottolineato ulteriormente l’impatto economico della diffusione del coronavirus.

Tra gennaio e febbraio, le vendite al dettaglio nella prima economia asiatica sono crollate del 20,5% rispetto allo scorso anno (+0,8% il consensus), mentre la produzione industriale è diminuita del 13,5% (+1,5% il consensus).