Mercati – Raffica di vendite in Europa e a Wall Street

Prosegue con forti ribassi la seduta degli indici azionari europei, a cui si allineano anche i listini americani, nonostante le misure delle banche centrali per contrastare il coronavirus.

A Piazza Affari il Ftse Mib arretra del 9,3% a 14.490 punti, mediamente in linea con il Ftse 100 di Londra (-7,1%), il Dax di Francoforte (-7,7%), il Cac 40 di Parigi (-8,8%) e l’Ibex 35 di Madrid (-10,5%).

Oltreoceano, pesanti ribassi anche per Dow Jones (-10,2%), S&P 500 (-10%) e Nasdaq (-9,9%) dopo la sospensione di 15 minuti causata dallo scivolone del secondo sotto l’8 per cento.

Gli sforzi per stabilizzare i mercati e le ingenti iniezioni di liquidità hanno fallito l’obiettivo di migliorare il rapido deterioramento dell’outlook e il sentiment degli operatori, che ora si interrogano sulle mosse residue a disposizione delle autorità monetarie per contrastare l’impatto dell’epidemia.

Ieri la Federal Reserve ha abbassato i tassi di interesse di un punto percentuale a 0-0,25% e ha annunciato un nuovo Quantitative easing da 700 miliardi di dollari, mentre la Bank of Japan si è impegnata a raddoppiare la sottoscrizione dei titoli a rischio più elevato come i fondi Etf, ha creato un nuovo programma di finanziamenti agevolati a sostegno del credito alle piccole e medie imprese e aumentato gli acquisti di titoli commerciali ed emissioni corporate.

Anche il Fondo Monetario Internazionale è pronto a mobilitare mille miliardi di dollari in prestiti. Tutto ciò, però, è oscurato dalle continue cattive notizie provenienti dalle società e dalle necessarie limitazioni imposte dai vari Paesi sui propri confini per ridurre i contagi.

Preoccupano anche i dati macro a livello internazionale. In Cina, nei primi due mesi dell’anno, è emerso un crollo delle vendite al dettaglio (-20,5%) e della produzione industriale (-13,5%) mentre negli Usa l’indice sulla fiducia manifatturiera dello stato di New York a marzo è crollato a -21,5 punti dai 12,9 di febbraio.

Sul Forex, l’euro/dollaro riduce i guadagni tornando a 1,113 mentre il cambio fra biglietto verde e yen risale sopra quota 106.

Tra le materie prime l’oro crolla a 1.469 dollari l’oncia, così come le quotazioni del greggio con il Brent (-10,2%) a 30,4 dollari e il Wti (-7,4%) a 29,7 dollari.

Sull’obbligazionario torna a impennarsi lo spread Btp-Bund, in rialzo di quasi 20 punti base a 252 bp con il rendimento del decennale italiano al 2 per cento.

Pioggia di vendite fra i titoli del Ftse Mib, in particolare Fca (-17%) e Mediobanca (-15,1%) mentre Ferragamo viaggia in controtendenza (+0,7%).