Mercati Usa – Apertura in forte calo, S&P 500 sospeso

Partenza in forte calo a Wall Street in linea all’andamento delle borse europee, con le drastiche misure annunciate dalla banche centrali che non sono riuscite a placare i timori degli investitori su un’imminente recessione globale a causa del diffondersi del coronavirus.

Dopo pochi minuti di scambi, il Dow Jones cede il 9,7% e il Nasdaq il 6,1%. Sospeso in avvio lo S&P 500 con un ribasso superiore al margine di oscillazione consentito.

Gli sforzi per stabilizzare i mercati e le ingenti iniezioni di liquidità hanno fallito il tentativo di migliorare il rapido deterioramento dell’outlook e il sentiment degli operatori, che ora si interrogano su quali altre mosse hanno a disposizione le autorità monetarie per contrastare l’impatto dell’epidemia.

Ieri, la Federal Reserve ha tagliato a sorpresa i tassi di interesse per la seconda volta nell’arco di dodici giorni, portandoli vicino a zero e annunciando inoltre un nuovo Quantitative easing da 700 miliardi di dollari.

La Bank of Japan, invece, si è impegnata a raddoppiare la sottoscrizione dei titoli a rischio più elevato come i fondi Etf, ha creato un nuovo programma di finanziamenti agevolati a sostegno del credito alle piccole e medie imprese e aumentato gli acquisti di titoli commerciali ed emissioni corporate.

Sul sentiment dei mercati pesano inoltre i dati macroeconomici provenienti dalla Cina, che hanno fornito una prima indicazione sull’impatto economico del virus e della prolungata quarantena di milioni di persone.

Tra gennaio e febbraio, le vendite al dettaglio nella prima economia asiatica sono crollate del 20,5% rispetto allo scorso anno (+0,8% il consensus), mentre la produzione industriale è diminuita del 13,5% (+1,5% il consensus).

Sul Forex torna a indebolirsi il biglietto verde nei confronti delle altre valute, accompagnando la discesa dei rendimenti dei Treasury americani. Il cambio euro/dollaro risale a 1,115, mentre il dollaro/yen scende a 105,4 dopo aver toccato un picco intraday a 107,6.

Il tasso sul decennale americano invece cede circa 20 punti base allo 0,76%, mentre quello sul biennale è in calo di circa 29 punti base allo 0,35%.

Tra le materie prime, infine, prosegue il crollo delle quotazioni del greggio, con il Wti (-8,4%) tornato sotto quota 30 dollari per la prima volta da febbraio 2016 e il Brent in calo di oltre il 10% a 30,2 dollari.