Il Ftse Italia Servizi Finanziari termina la settimana con un deciso calo del 20,1% e facendo peggio dell’omologo europeo (-18,6%), risentendo della pesante frenata del comparto bancario (-21,5%) e chiudendo un po’ al di sopra del Ftse Mib (-23,3%).
Sul versante internazionale, dopo che Usa e Cina hanno firmato la fase 1 dell’accordo commerciale, adesso le preoccupazioni sono connesse al diffondersi del coronavirus oltre i confini cinesi, a cui i governi hanno iniziato a porre in essere manovre per farvi fronte.
Anche sul fronte italiano sono scattati forti timori legati al coronavirus dopo i diversi contagi accertati, per i riflessi negativi sull’economia. Il Governo ha deciso di stanziare fino a 25 miliardi per fare fronte all’emergenza.
Il significativo rallentamento del settore creditizio ha impattato anche sui titoli dell’asset management.
Sul listino principale male Nexi (-24,5%), sempre al centro di rumor su possibili operazioni straordinarie, ed Exor (-22%), mossasi in scia all’andamento negativo delle principali controllate quotate.
Tra le Mid Cap sotto pressione Banca Ifis (-21,3%), alle prese con l’implementazione del piano industriale, Cerved (-15,3%), al lavoro per valorizzare il credit management, e doValue (-28,2%), che ha comunicato lo scioglimento di un patto parasociale.
Tra le Small Cap affonda Banca Intermobiliare (-31,6%), alle prese con l’implementazione del piano strategico.