Mercati – Apertura in rimonta, Ftse Mib a +5,8%

Rimbalzo in avvio per le borse europee, in scia al recupero dei futures americani dopo il crollo di ieri a Wall Street. A Milano il Ftse Mib guadagna il 5,8% in area 18.850 punti. In rialzo anche l’Ibex 35 di Madrid (+6%), il Dax di Francoforte (+4,2%), il Cac 40 di Parigi (+3,9%) e il Ftse 100 di Londra (+2,4%).

I principali indici americani hanno terminato la sessione di lunedì con cali oltre il 12%, registrando la peggior seduta dal 1987 e il terzo maggior calo di sempre dopo che il presidente Usa Donald Trump ha avvisato su una possibile recessione negli Stati Uniti.

Secondo la Casa Bianca, infatti, l’impatto sull’economia dell’epidemia di coronavirus potrebbe protrarsi oltre l’estate, nonostante le misure messe in campo dai governi.

Le banche centrali negli scorsi giorni hanno annunciato interventi drastiche nel tentativo di stabilizzare i mercati e garantire la liquidità, fallendo però l’obiettivo di sostenere il sentiment o migliorare il rapido deterioramento dell’outlook.

Continua a preoccupare infatti la rapida diffusione del virus, che a livello globale conta oltre 174.000 persone infettate e quasi 6.700 vittime, con il ritmo dei contagi in Europa che ha superato quello registrato in Cina nel pieno dell’emergenza.

Ieri l’Eurogruppo ha deciso misure fiscali per un ammontare pari all’1% del Pil nel 2020 e si è detto pronto ad altre misure per fronteggiare le ricadute della pandemia, mentre in Italia il governo lavora a un secondo decreto per aprile dopo aver stanziato già fondi per 25 miliardi a sostegno di famiglie e imprese.

Intanto il biglietto verde recupera terreno nei confronti delle altre valute, dopo il calo seguito al taglio dei tassi di interesse da parte della Fed. Il cambio euro/dollaro arretra a 1,114, mentre il dollaro/yen è in rialzo a 106,8.

Tra le materie prime in rimonta le quotazioni del greggio con il Brent (+3%) a 31 dollari e il Wti (+4,8%) a 30,1 dollari, mentre le quotazioni dell’oro scivolano sui minimi da inizio anno a 1.487 dollari l’oncia.

Sull’obbligazionario, infine, in calo lo spread di 16 punti base in area 246 punti dopo la nuova impennata di ieri, con il rendimento del decennale italiano al 2,05% sui massimi dallo scorso giugno.