Il Cda di Lu-Ve ha approvato il bilancio dell’esercizio 2019, dal quale emergono ricavi consolidati saliti del 27,6% a 391,6 milioni che beneficiano del consolidamento di AL Air; a parità di perimetro il fatturato avrebbe registrato una crescita del 7,7% (+7,5% a cambi costanti).
L’Ebitda è aumentato del 27,7% a 46,8 milioni. Stabile invece l’Ebitda margin che si mantiene al 11,9%. Al netto dei costi non ricorrenti per 4,9 milioni, legati principalmente all’acquisizione di AL Air, l’Ebitda sarebbe stato pari a 51,7 milioni (13,2% del fatturato). Rispetto all’Ebitda adjusted del 2018 la variazione (+13,3 milioni; +34,5%) deriva dall’aumento di prezzi e volumi (+4,5 milioni), dal contributo di AL Air (+5,5 milioni) e dalla prima applicazione dell’IFRS16 (3,3 milioni).
L’Ebit ha raggiunto i 22,1 milioni (+12,1% rispetto al 2018; 5,6% dei ricavi); l’Ebit adjusted si attesta invece a 27 milioni (6,9% delle vendite).
L’esercizio si è chiuso con un utile netto in crescita del 14% a 18,35 milioni (22,8 milioni se si escludono le componenti straordinarie).
Dal lato patrimoniale, l’Indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2019 sale a 107,2 milioni rispetto a 63,6 milioni al 31 dicembre 2018, per effetto dell’acquisizione di AL Air (45 milioni), dell’applicazione del nuovo principio contabile IFRS 16 (17 milioni) e di investimenti per 30 milioni, al netto di un flusso positivo della gestione di circa 56 milioni.
Per quanto riguarda il 2020, lo scenario rimane altamente incerto e di difficile previsione per via dell’epidemia del Covid 19. Al momento gli stabilimenti italiani della società non hanno subito impatti derivanti da tale fenomeno e lo stabilimento cinese sta tornando pienamente operativo, dopo lo stop forzato di febbraio.
Il Cda inoltre ha dato mandato all’Ad Matteo Liberali per l’avvio di un programma di acquisto di azioni proprie.
Infine, ha proposto un dividendo di 0,27 euro per azione, in pagamento dal 6 maggio 2020, con data di stacco della cedola il 4 maggio e record date il 5 maggio 2020.