Mercati – Apertura in calo per l’Europa, Milano contiene la perdita a -0,7%

Avvio negativo per i listini azionari del Vecchio continente, in scia alla mattinata dei futures americani e delle borse asiatiche.

Dopo pochi minuti di scambi il Ftse Mib cede lo 0,7% a 15.200 punti, limitando i danni rispetto al Cac 40 di Parigi (-2,7%), l’Ibex 35 di Madrid (-3%), il Dax di Francoforte (-3,9%) e il Ftse 100 di Londra (-4%).

L’incertezza legata all’epidemia di coronavirus e alle sue conseguenze sull’economia resta elevata, nonostante gli interventi di governi e banche centrali per stabilizzare la situazione, ma è probabile che questa volatilità perduri fino a quando non si raggiungerà il picco della pandemia.

Ieri la Fed ha riaperto una linea di credito commerciale per le imprese già utilizzata nella crisi del 2008, mentre l’amministrazione Trump sta preparando un piano di aiuti da 1.000 miliardi di dollari, con l’invio di assegni direttamente alle famiglie per un valore di 250 miliardi. Il segretario al Tesoro degli Stati Uniti, Steven Mnuchin, ha sottolineato che senza questi aiuti la disoccupazione negli Stati Uniti potrebbe balzare al 20 per cento.

Sul Forex l’euro/dollaro resta poco mosso in area 1,098, prima dei dati finali di febbraio sull’inflazione dell’eurozona, mentre il cambio fra biglietto verde e yen arretra lievemente a 107,3.

Prosegue la discesa delle quotazioni del petrolio, con il Brent (-1,2%) a 28,4 dollari e il Wti (-2,7%) a 26,6 dollari al barile, vicini ai minimi dal 2003, in un contesto caratterizzato dai timori per una recessione con effetti negativi sulla domanda e da un’offerta in aumento per via dello scontro fra Arabia Saudita e Russia. Oro in area 1.500 dollari l’oncia.

Sull’obbligazionario, il rendimento del T-bond statunitense resta in area 1,1%, dopo l’irripidimento della curva manifestatosi ieri. Lo spread Btp-Bund si attesta a 275 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 2,4 per cento.

A Piazza Affari, Consob ha vietato da oggi, per tre mesi, le vendite allo scoperto su tutto il listino di Borsa e ha introdotto un regime di trasparenza rafforzata sulle partecipazioni nelle quotate.

Sul Ftse Mib, arretra in particolare Fca (-7,5%) dopo il calo del 6,9% delle immatricolazioni in Europa a febbraio, con una quota di mercato rimasta stabile al 7 per cento. In controtendenza Campari (+4,7%) e Moncler (+2,8%).