Mercati Asiatici – Ancora in rosso nonostante il rimbalzo di Wall Street ieri

Altra seduta in rosso per i mercati asiatici nonostante le mosse delle banche centrali e le parole di Donald Trump ieri.

La Casa Bianca sta valutando un intervento che potrebbe superare gli 800 miliardi di dollari per contrastare l’impatto del virus anche se il presidente americano non ha escluso una recessione economica se l’emergenza dovesse durare oltre l’estate.

E’ intervenuta anche la Fed che ha riaperto la commercial paper funding facility per intervenire sul mercato con dei prestiti a breve per le imprese e con il Tesoro americano che fornirà 10 miliardi di dollari come garanzia.

Secondo gli operatori però è ancora presto per misurare l’impatto del Covid-19. Sebbene in Cina i numeri di casi stiano scendendo, nel resto del mondo gli impatti reali si vedranno nelle prossime settimane e quest’incertezza si riflette sui mercati con forti oscillazioni.

La pandemia continua a pesare sulle quotazioni del greggio con il Brent che in mattinata perde l’1,01% a 28,44 dollari e il Wti a -2,89% a 26,17 dollari al barile.

In calo anche l’oro a 1.511 dollari l’oncia.

Le preoccupazioni pesano sui listini cinesi con Shanghai a -1,8% e Shenzen a -1,6%. In rosso anche Hong Kong a -3,4%.

In Giappone il Nikkei mette a segno un -1,7% mentre il Topix chiude a +0,2%.

Ieri invece Wall Street ha registrato un forte rimbalzo con il Dow Jones a +5,2%, l’S&P500 a +5,99% e il Nasdaq a +6,23%.