Servizi Finanziari (-2,4%) – Anima (-7,7%) e Cerved (-7,3%) sotto pressione

Il Ftse Italia Servizi Finanziari termina con un ribasso del 2,4% e facendo peggio dell’omologo europeo (-1,3%), non beneficiando del tentativo di rimbalzo del comparto bancario (+2,6%) e muovendosi in controtendenza al Ftse Mib (+2,2%).

Sul versante internazionale, dopo che Usa e Cina hanno firmato la fase 1 dell’accordo commerciale, adesso le preoccupazioni sono connesse al diffondersi del coronavirus nel Mondo, a cui i governi e banche centrali hanno iniziato a porre in essere manovre per farvi fronte.

Anche sul fronte italiano sono scattati forti timori legati al coronavirus dopo i diversi contagi accertati, per i riflessi negativi sull’economia. Il Governo ha deciso di stanziare fino a 25 miliardi per fare fronte all’emergenza.

Il recupero provato dal settore creditizio non ha impattato sui titoli dell’asset management, con Anima (-7,7%) in forte calo.

Sul listino principale in rosso Nexi (-2,9%), sempre al centro di rumor su possibili operazioni straordinarie, mentre tiene Exor (+0,1%), mossasi in scia all’andamento contrastato delle principali controllate quotate.

Tra le Mid Cap sotto vendite su Banca Ifis (-3%), alle prese con l’implementazione del piano industriale, Cerved (-7,3%), al lavoro per valorizzare il credit management, e doValue (-2,1%).

Tra le Small Cap stop per Banca Intermobiliare (-4,5%), alle prese con l’implementazione del piano strategico.