Mercati – Regna ancora l’incertezza, Milano sulla parità

Piazza Affari annulla i guadagni della mattinata e viaggia incerta insieme alle altre borse europee, mentre Wall Street ha aperto contrastata.

Nel dettaglio, il Ftse Mib scivola in negativo per poi tornare sulla parità a 15.130 punti, poco mosso come il Cac 40 di Parigi (-0,1%). Bene l’Ibex 35 di Madrid (+1%), in calo il Dax di Francoforte (-1%) e il Ftse 100 di Londra (-1,5%).

Apertura in ordine sparso per i listini americani, con Dow Jones (-1%) e S&P500 (-0,7%) in calo mentre avanza il Nasdaq (+1,3%).

Nonostante gli stimoli di governi e banche centrali per contrastare l’emergenza dettata dall’epidemia di Coronavirus, gli investitori continuano a temere una recessione globale a causa delle necessarie misure di isolamento imposte dagli Stati e delle chiusure forzate di stabilimenti e punti vendita da parte delle Società.

Il Senato degli Stati Uniti ha approvato un secondo importante disegno di legge in risposta alla pandemia e il consigliere economico della Casa Bianca, Larry Kudlow, ha dichiarato che il governo potrebbe assumere posizioni azionarie partecipando ai salvataggi di aziende. Intanto gli Usa valutano nuove emissioni di titoli di Stato con scadenza a 25 o 50 anni per finanziare un maxi-piano di stimoli fiscali da 1.300 miliardi di dollari.

La Bce ha annunciato un programma extra di acquisti di bond dal valore di 750 miliardi almeno fino a fine anno per far fronte all’impatto economico determinato dall’emergenza coronavirus, mentre in Germania il governo di Angela Merkel è pronto a prendere provvedimenti all’inizio della prossima settimana per consentire un aumento illimitato dei prestiti e contenere gli effetti della crisi.

Intanto l’indice IFO relativo alla fiducia degli imprenditori tedeschi è sceso a 87,7 punti a marzo da 96,0 di febbraio, mettendo a segno il maggior calo dal 1991. Negli Usa, le richieste settimanali di sussidi per la disoccupazione sono aumentate oltre le attese, registrando il massimo da due anni (281 mila unità).

Sull’obbligazionario lo spread Btp-Bund si attesta a 208 bp, in calo di quasi 60 punti rispetto a ieri seppur al di sopra dei minimi di giornata. Il rendimento del decennale italiano torna all’1,90%, in calo come quelli di Francia, Spagna, Portogallo e Grecia dopo il potenziamento del quantitative easing da parte della Bce.

Sul Forex il dollaro si apprezza per l’ottavo giorno consecutivo nei confronti delle altre principali valute, portando il cambio con l’euro in calo a 1,08 mentre il dollaro/yen sale a 110.

Si attenua il rimbalzo delle quotazioni del petrolio, con il Brent (+3,2%) a 25,7 dollari e il Wti (+9,2%) a 22,8 dollari al barile, dopo il crollo di ieri innescato dai timori per una recessione e dallo scontro fra Arabia Saudita e Russia, con la prima che ha promesso di mantenere la produzione ad un livello record (12,3 milioni di barili al giorno) nei prossimi mesi. Oro in area 1.485 dollari l’oncia.

A Piazza Affari, acquisti su Poste Italiane (+8,8%), Snam (+7,9%) e Diasorin (+7,6%). In controtendenza Fca (7,8%) dopo la sospensione della produzione in Nord America fino a fine marzo.