Il Ftse Italia Servizi Finanziari termina con un deciso ribasso del 7,5% e facendo peggio dell’omologo europeo (-4,9%), risentendo della nuova frenata del comparto bancario (-1,7%) e sotto-performando di gran lunga il Ftse Mib (-1,3%).
Sul versante internazionale, dopo che Usa e Cina hanno firmato la fase 1 dell’accordo commerciale, adesso le preoccupazioni sono connesse al diffondersi del coronavirus nel Mondo, a cui i governi e banche centrali hanno iniziato a porre in essere manovre per farvi fronte.
Anche sul fronte italiano sono scattati forti timori legati al coronavirus dopo i diversi contagi accertati, per i riflessi negativi sull’economia. Il Governo ha deciso di stanziare fino a 25 miliardi per fare fronte all’emergenza.
Il nuovo stop del settore creditizio ha impattato anche sui titoli dell’asset management, ad eccezione di Fineco (+1,8%).
Sul listino principale in rosso Nexi (-8,4%), sempre al centro di rumor su possibili operazioni straordinarie, ed Exor (-12,8%), mossasi in scia all’andamento negativo delle principali controllate quotate.
Tra le Mid Cap sotto prova a risalire Banca Ifis (+0,2%), alle prese con l’implementazione del piano industriale, mentre arretrano ancora pesantemente Cerved (-9,5%) e doValue (-8%).
Tra le Small Cap rimbalza Banca Intermobiliare (+2,6%), alle prese con l’implementazione del piano strategico.