Il gruppo Tas ha chiuso il 2019 con ricavi core in crescita del 24% su base annua a 56,4 milioni e un fatturato totale di 57,4 milioni rispetto ai 50,5 milioni del 2018.
L’Eebitda è più che raddoppiato a 13 milioni (6,3 milioni nel 2018), con un Ebitda margin in crescita dal 10,2% al 22,7 per cento.
L’Ebit è positivo per 6 milioni, rispetto a 0,8 milioni dell’esercizio precedente.
L’utile netto consolidato si attesta a 5,4 milioni, a fronte di un utile di 0,2 milioni del 2018.
L’indebitamento finanziario netto a fine 2019 è pari a 9,5 milioni (0,4 milioni escludendo l’impatto dell’IFRS 16) rispetto a 3,1 milioni del 31 dicembre 2018.
Il gruppo ha inoltre approvato il Piano Industriale 2020-22, basato sul consolidamento della leadership nei mercati e dell’offerta del Gruppo (Payments, Treasury & Capital Market), sulla conquista di nuove aree di business relative ai cambi normativi (PSD2, T2/T2S consolidation, ecc) e sulla espansione della presenza nel mercato internazionale (maggiore copertura territoriale, sviluppo delle partnership globali).
Il piano prevede un CAGR del fatturato nel periodo di competenza di oltre il 13% e, a fine piano, un EBITDA margin che si attesta al 35% dei ricavi. Il piano approvato è standalone a perimetro societario attuale e non sono riflessi eventuali impatti legati al COVID-19.
Approvata infine una proposta di adozione di un piano di stock option a favore dei dipendenti (ivi inclusi i dirigenti con responsabilità strategiche) e di aumento di capitale a servizio del piano di stock-option.