Nel 2019 Culti Milano ha riportato ricavi pari a 7,7 milioni, in aumento del 18,1% su base annua. Una dinamica che ha beneficiato del potenziamento distributivo sui mercati internazionali, con la riorganizzazione di alcuni mercati e la creazione di nuovi sbocchi
commerciali su altri.
A livello geografico, le vendite sul mercato domestico sono salite del 22% a 2,3 milioni, mentre quelle internazionali, che incidono per il 70% sul fatturato totale, sono aumentate del 16% a 5,4 milioni.
Si segnala la forte crescita sul mercato asiatico del fatturato registrato in Giappone e in Cina, che ha più che compensato la significativa riduzione delle vendite avvenuta sul mercato di Hong Kong.
Per quanto riguarda i canali di vendita, la gamma dei prodotti ha registrato una crescita significativa nel core business dei diffusori con vendite pari a 5,9 milioni (+22%).
L’Ebitda adjusted è più che raddoppiato a 1,4 milioni con una marginalità salita al 17,6% dal precedente 7,9 per cento.
Migliora anche l’Ebit adjusted, che si è attestato a 0,8 milioni (negativo per 36 mila euro nel 2018).
L’esercizio si è chiuso con un utile netto di 0,4 milioni, a fronte di un deficit di 0,2 milioni nel 2018.
Sul fronte patrimoniale la liquidità netta si attesta a 2,4 milioni rispetto ai 3 milioni di fine 2018.
La società fornisce inoltre i principali indicatori economico finanziari al 31 dicembre 2019, presenti nel primo bilancio consolidato di Culti, redatto su base volontaria.
Tali risultati derivano dal consolidamento con metodo integrale degli elementi economici della capogruppo, CULTI Milano, e di quelli del secondo semestre 2019 di Bakel.
Numeri da cui emergono ricavi complessivi per 9 milioni di cui il 37,6% realizzato sul mercato domestico (per CULTI Milano la quota è pari al 29%, mentre per Bakel rappresenta quasi l’89%).
Le vendite realizzate sui mercati internazionali, in particolare il mercato europeo e
quello asiatico, entrambi con ricavi per 2,5 milioni, rappresentano il 27,3% del
fatturato consolidato (in particolare per la consistente presenza della capogruppo).
L’Ebitda si è attestato a 1,4 milioni mentre l’Ebit è stato pari a 0,9 milioni.
L’esercizio si è chiuso con un utile netto di 0,3 milioni.
Sul fronte patrimoniale la posizione finanziaria netta è positiva per 1,7 milioni.
Nell’anno solare 2019 il nuovo gruppo costituito da CULTI Milano SpA e Bakel avrebbe realizzato un fatturato di 10,4 milioni e un Ebitda di 1,5 milioni, rispetto agli indicatori 2018 di CULTI Milano pari rispettivamente a 6,5 milioni e 0,5 milioni.
Il Cda proporrà ai soci la distribuzione di un dividendo di 0,08 euro per azione che verrà messo in pagamento il prossimo 13 maggio, con stacco cedola l’11 maggio.
Le prospettive del gruppo per il prossimo esercizio permangono positive, proseguendo con l’espansione commerciale, tramite il rafforzamento del mercato italiano e lo sviluppo dei mercati europei soprattutto con il focus nel canale department store e farmacie.
Ad oggi la società non è tuttavia in grado ipotizzare gli impatti dell’epidemia COVID-19 sui consumi dei prodotti del gruppo, anche se al momento non sono state ancora rilevate particolari criticità per gli approvvigionamenti di componenti dei prodotti venduti.
Per il 2020 risulterà centrale lo sviluppo della brand awareness del marchio Bakel a livello internazionale, mentre su quello domestico rimarrà prioritaria la crescita dei canali farmacia e parafarmacia con reparto dermocosmetico.
Dal punto di vista delle collezioni, Bakel ha pianificato di presentare e introdurre sui propri mercati di riferimento nuove linee di prodotti, indicativamente nel secondo semestre del 2020. Nel secondo semestre del prossimo esercizio è atteso il lancio di due prodotti nel segmento di successo delle creme anti-età specialistiche.
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