I mercati asiatici rimbalzano dopo le recenti vendite in scia all’Europa e agli Usa, dopo le nuove carte giocate dalle banche centrali.
Infatti dopo l’intervento della Federal Reserve e della Banca Centrale Europea ieri è intervenuta anche la Bank of England tagliando i tassi di interesse e annunciando un rafforzamento del Qe.
Notizie positive arrivano dalla Cina che per la prima volta dallo scoppio della pandemia non ha registrato nuovi casi di contagi nella provincia dell’Hubei.
Dati che hanno spinto il governo cinese a lasciare invariati i tassi di prestito, sfidando le aspettative di una riduzione.
Nonostante il rallentamento di nuovi casi in Cina la pandemia non si ferma nel resto del mondo con i casi totali saliti a 245.967 e i decessi che hanno superato la soglia dei 10.000.
Dopo il recente crollo rimbalzano le quotazioni del greggio con il Brent a +3,78% a 29,55 dollari e il Wti a +5,06% a 27,22 dollari al barile.
Sale anche l’oro a 1.494 dollari l’oncia.
Cosi i listini cinesi viaggiano sopra la parità con Shanghai a +1,8% e Shenzen a +1,4%. Vola Hong Kong a +4,2%.
Ieri anche Wall Street è riuscita a chiudere sopra la parità con l’S&P500 a +0,47%, il Dow Jones a +0,95% e il Nasdaq a +2,3%.
