Mercati – Milano chiude in rialzo (+1,7%) con l’Europa dopo nuovi interventi banche centrali

Finale positivo per le borse europee, nonostante l’andamento contrastante di Wall Street, grazie anche ad una nuova tranche di stimoli da parte delle banche centrali.

A Milano il Ftse Mib chiude in rialzo dell’1,7% a 15.731 punti, sovraperformando il Ftse 100 di Londra (+0,1%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,7%) ma arretrato rispetto al Dax di Francoforte (+3,7%) e il Cac 40 di Parigi (+5%).

Oltreoceano arretrano lo S&P500 (-1,4%), il Dow Jones (-1,3%) e il Nasdaq (-0,6%), che hanno invertito la rotta dopo una partenza positiva.

Gli investitori continuano a soppesare l’impatto economico dell’epidemia di coronavirus e le risposte delle autorità, in un contesto che si mantiene instabile. Nella seduta odierna la volatilità può essere spiegata anche dalla contemporanea scadenza odierna di opzioni e futures su azioni e indici (cosiddetto giorno delle “quattro streghe”).

Nel tentativo di fermare le turbolenze sui mercati e sostenere l’economia, le banche centrali stanno riversando liquidità sul mercato mentre i governi di tutto il mondo sono intenti a varare piani straordinari per aiutare imprese e famiglie.

Oggi la Federal Reserve ha aperto un ulteriore canale di finanziamento in dollari a breve termine mediante un accordo di swap a 7 giorni in un’operazione coordinata con la Bce e altre banche centrali. Le operazioni in swap a 7 giorni, che già esistevano, saranno condotte con frequenza ravvicinata a partire da lunedì e fino alla fine di aprile.

La Fed ha annunciato inoltre che acquisterà “municipal bond” a breve termine, ossia obbligazioni emesse da enti ed amministrazioni locali e in genere tenute dai fondi comuni che investono nei mercati monetari, per aumentare la liquidità. L’Eurotower, invece, ha garantito maggiore flessibilità sugli Npl e sui requisiti patrimoniali, per assicurare che le banche possano continuare a finanziare famiglie e imprese.

Il tutto dopo che Christine Lagarde, Presidente della Bce, aveva annunciato la disponibilità ad incrementare ulteriormente gli acquisti di titoli e a valutare ogni altra opzione, dopo aver già aumentato di 750 miliardi il target del quantitative easing.

Donald Trump ha ribadito la necessità di sostenere i lavoratori, anche alla luce dell’aumento oltre le attese delle richieste di sussidi per la disoccupazione, mentre il governo tedesco, secondo fonti di stampa, starebbe valutando l’istituzione di un fondo di salvataggio da 500 miliardi per le aziende colpite dal coronavirus.

Sul Forex il dollaro mantiene e rafforza le posizioni acquisite durante il rally delle ultime 8 sedute, attestandosi a 1,07 nei confronti dell’euro e a 111,4 yen.

Tra le materie prime si arresta il rimbalzo del greggio con il Brent (-3%) a 27,7 dollari e il Wti (-6%) a 24,5 dollari, mentre S&P ha tagliato le proprie stime per il 2020 a 10 dollari al barile per entrambi, lasciando invariate le previsioni per il 2021 e il 2022. Oro in area 1.485 dollari l’oncia.

Acquisti sull’obbligazionario, con il rendimento del Btp decennale in calo all’1,65% e lo spread dal Bund a 197 punti base.

Infine, tornando al Ftse Mib, chiude in vetta Atlantia (+19,1%) seguita da Ferragamo (+11,7%) e Bper (+11,7%). In calo invece Prysmian (-9,7%) e Snam (-8,4%).