Bper il prossimo 22 aprile terrà l’assemblea della banca che, in sede straordinaria, è chiamata ad approvare un aumento di capitale fino a un miliardo finalizzato a finanziare l’acquisto degli sportelli concordati nell’ambito dell’Ops Intesa Sanpaolo-Ubi. A questo scopo l’istituto starebbe pensando di allargare il consorzio di garanzia dell’aumento di capitale.
Inoltre, la cifra definitiva dell’aumento sarà probabilmente decisamente inferiore a quella di “fino a 1 miliardo” indicata nell’avviso di convocazione.
Per l’aumento di capitale al momento il ruolo di Sole Global Coordinator e Sole Bookrunner è stato affidato a Mediobanca sulla base di un accordo di pre-underwriting. Tuttavia, nella relazione sull’aumento di capitale è precisato che prima dell’avvio dell’offerta potrebbero essere individuate ulteriori istituzioni finanziarie che parteciperanno al consorzio di garanzia.
Al momento non si hanno indicazioni sull’ammontare dell’aumento. “L’aumento”, spiega la relazione “è funzionale a ottenere le risorse finanziarie necessarie per supportare l’acquisizione del ramo conservando adeguati livelli patrimoniali del gruppo Bper. Il ricorso alla delega ad aumentare il capitale sociale è volto ad assicurare al cda di Bper maggiore flessibilità nell’esecuzione dell’aumento e dell’operazione nel suo complesso”.
Recentemente Bper e Intesa Sanpaolo hanno ridefinito i termini economici dell’accordo che prevede l’acquisto di un pacchetto di 400-500 filiali di Ubi Banca nell’ambito dell’Ops lanciata da Intesa Sanpaolo il 17 febbraio.
Il previsto corrispettivo in denaro è stato rideterminato in un importo pari al minore tra l’importo precedentemente concordato, ossia il 55% del patrimonio in termini di Common Equity Tier1 del ramo, e l’80% del multiplo implicito pagato da Intesa Sanpaolo per il patrimonio in termini di Common Equity Tier1 di Ubi.