Bioera – Modifica contratto di investimento con Negma da 3 mln

Il Cda di Bioera ha approvato alcune modifiche al contratto di investimento sottoscritto il 25 luglio 2019 con Negma Group.

Tali modifiche riguardano:

  • il numero di Warrant A che possono essere emessi. Ai sensi del contratto di investimento, il numero massimo di Warrant A che possono essere emessi viene aumentato a 18.000.000, lasciando invariati il prezzo complessivo di emissione (pari a 6.000 euro, con conseguente riduzione del prezzo unitario di emissione da 0,001 euro a 0,00033 euro) e il valore massimo complessivo dell’investimento pari a 3 milioni. Rimane invariata la formula di determinazione del numero massimo di Warrant B che possono essere emessi, pari a 1 Warrant B ogni 3 Warrant A esercitati;
  • la modalità di emissione dei Warrant. Ai sensi del contratto di investimento, i Warrant, non quotati, saranno emessi fisicamente anziché in forma dematerializzata.

Le modifiche sopra riportate sono state apportate tenuto conto dell’andamento del titolo Bioera nelle ultime settimane, in una situazione generale di instabilità finanziaria che caratterizza l’economia mondiale e l’andamento dei mercati determinatasi per effetto dell’attuale emergenza sanitaria in corso, e del criterio di determinazione del prezzo di esercizio dei Warrant.

Infatti, poiché il prezzo di esercizio dei Warrant risulta strettamente correlato all’andamento del titolo vi è il rischio che a fronte del numero di Warrant massimi che possono essere emessi, la società non abbia la possibilità di accedere all’ammontare massimo di 3 milioni.

Il Cda ha quindi convocato un’assemblea straordinaria degli azionisti che modifichi la delibera dell’assemblea assunta il 13 settembre 2019 con riferimento agli aumenti di capitale sociale a servizio dell’emissione di Warrant.

Ai soci verrà pertanto richiesto di deliberare l’aumento del numero massimo di Warrant A che possono essere emessi da 6.000.000 a massimi 18.000.000 e l’aumento del numero massimo di Warrant B che possono essere emessi da 2.000.000 a massimi 6.000.000, con contestuale aumento del numero massimo di nuove azioni ordinarie emettibili a servizio del deliberato aumento di capitale da massime 8.000.000 a massime 24.000.000.