Mercati – Proseguono in rialzo, Milano a +6,1%

Il rimbalzo di Wall Street in avvio consente alle borse europee di mantenere i guadagni della mattinata, con il Ftse Mib in rialzo del 6,1% a 15.515 punti. Ben intonati anche il Dax di Francoforte (+7,4%), il Cac 40 di Parigi (+5%), il Ftse 100 di Londra (+5%) e l’Ibex 35 di Madrid (+4,1%).

Oltreoceano, partenza tonica per Dow Jones (+7,2%), Nasdaq (+5,8%) e S&P500 (+6,2%) con quest’ultimo che per la terza settimana consecutiva apre il martedì in recupero dopo aver registrato un calo di lunedì.

Sullo sfondo permangono le incertezze legate alla continua diffusione del Covid-19, che a livello globale conta ormai 380 mila contagi e circa 16.500 decessi. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità gli Stati Uniti potrebbero diventare il nuovo epicentro dell’epidemia, ma il presidente Donald Trump ha fatto sapere che al termine dei 15 giorni di chiusura forzata la situazione verrà riesaminata per evitare che “la cura sia peggiore del problema stesso”.

I mercati beneficiano in parte delle misure senza precedenti annunciate ieri dalla Fed per sostenere il sistema finanziario. La banca centrale si è impegnata ad acquistare un’ampia varietà di asset, tra cui per la prima volta anche corporate bond, con l’obiettivo di garantire alle aziende la liquidità necessaria.

Sempre negli Usa, inoltre, il Senato potrebbe approvare oggi il piano di stimoli fiscali da 2.000 miliardi di dollari su cui è mancato finora un accordo tra repubblicani e democratici. Nel Vecchio Continente invece si aspettano novità dalla riunione odierna dell’Eurogruppo, dopo che ieri l’Ecofin ha approvato la sospensione del patto di stabilità.

Dall’agenda macroeconomica sono giunti i dati preliminari di marzo sull’attività manifatturiera e sul terziario di alcuni tra i principali Paesi europei, oltre a quelli degli Usa. Nel complesso, il comparto manifatturiero dell’eurozona ha registrato una contrazione inferiore alle attese, mentre i servizi hanno manifestato un calo superiore alle stime, trascinando l’indicatore composito a 31,4 punti dai 51,6 di febbraio. Anche il Pmi composito americano, sceso da 49,6 a 40,5 punti, è stato appesantito dalla contrazione del terziario.

Nel frattempo, Goldman Sachs ha rivisto le stime di crescita economica per l’intera zona euro, preventivando un Pil in calo del 9% nel 2020 con una contrazione dell’11,6% in Italia. Moody’s, invece, prevede una contrazione del 2,7% per l’eurozona e un -0,4% a livello mondiale.

Sul Forex il dollaro riduce le perdite odierne nei confronti delle principali valute, riportando l’euro/dollaro a quota 1,08 e il cambio fra biglietto verde e yen a 111,2.

Tra le materie prime l’oro resta in prossimità dei 1.600 dollari (1.597 $ l’oncia) mentre perde slancio il recupero delle quotazioni del greggio con il Brent (+2,7%) a 27,8 dollari e il Wti (+1,1%) a 23,6 dollari.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund rimane poco mosso a 193 punti base, con il rendimento del decennale italiano all’1,58 per cento.

A Piazza Affari, tutti i titoli del Ftse Mib viaggiano in territorio positivo con performance più marcate per Exor (+17,7%), Nexi (+13,2%) e Moncler (+12%).