Il gruppo ha diffuso ieri a mercati chiusi i risultati del 2019, registrando un valore della produzione in calo del 14% a 90,4 milioni (-12% previsto dalla guidance) principalmente per effetto delle difficoltà del settore automotive e di alcuni ritardi nell’evoluzione delle commesse relative al mercato cinese.
In deciso calo i margini operativi, con l’Ebitda risultato negativo per 1,7 milioni (positivo per 12,6 milioni nel 2018) a causa della riduzione del valore della produzione e dei minori prezzi di vendita.
L’Ebit, invece, risulta negativo di 19,4 milioni rispetto al valore positivo di 3,8 milioni del 2018. La diminuzione è principalmente conseguente, oltre che al calo dell’Ebitda, alla presenza di svalutazioni su immobili e altri asset della Capogruppo per 9,2 milioni.
Il periodo si è chiuso con una perdita netta di 23,1 milioni, rispetto all’utile di 2,2 milioni dell’esercizio precedente.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto risulta pari a 12 milioni, rispetto a liquidità per 5,2 milioni al 31 dicembre 2018, includendo l’impatto negativo dell’IFRS 16 per 6,3 milioni.
Infine, per quanto riguarda l’evoluzione della gestione le previsioni per il 2020 indicano una riduzione del Valore della produzione rispetto a quanto consuntivato nel 2019, un risultato operativo e un risultato netto negativi.