Il Ftse Italia Servizi Finanziari inizia la settimana con un rosso del 2,6% e facendo peggio dell’omologo europeo (-0,8%), risentendo dello stop del comparto bancario (-1,3%) e terminando al di sotto del Ftse Mib (-1,1%).
Sul versante internazionale, dopo che Usa e Cina hanno firmato la fase 1 dell’accordo commerciale, adesso le preoccupazioni sono connesse al diffondersi del coronavirus nel Mondo, a cui i governi e banche centrali hanno iniziato a porre in essere manovre per farvi fronte.
Anche sul fronte italiano sono scattati forti timori legati al coronavirus dopo i diversi contagi accertati, per i riflessi negativi sull’economia. Il Governo ha deciso di stanziare fino a 25 miliardi per fare fronte all’emergenza.
La frenata del settore del creditizio ha impattato solo parzialmente sui titoli dell’asset management, che tentano un rimbalzo dopo gli ultimi ribassi.
Sul listino principale rimonta Nexi (+11,5%), sempre al centro di rumor su possibili operazioni straordinarie, mentre rallenta ancora Exor (-6,1%), mossasi in scia all’andamento negativo delle principali controllate quotate.
Tra le Mid Cap vendite su Banca Ifis (-3,2%), alle prese con l’implementazione del piano industriale. Timidi recupero per Cerved (+0,6%), che ha interrotto le trattative per cedere la controllata attiva nella gestione degli Npl, mentre frena nuovamente doValue (-2,8%), che ha rimandato la decisione sul dividendo.
Tra le Small Cap lettera su Banca Intermobiliare (-5,1%), alle prese con l’implementazione del piano strategico.