Il Cda di Alkemy ha approvato i risultati consolidati al 31 dicembre 2019 che hanno visto il gruppo riportare un fatturato di 84,5 milioni (+18% a/a). Un incremento sostenuto dall’ampliamento del perimetro di consolidamento in seguito alle recenti operazioni di M&A.
Dal lato operativo, l’Ebitda adjusted del periodo si è attestato 5 milioni, segnando invece un calo del 19% su base annua a causa dello slittamento dei progetti in essere con due primari clienti della Capogruppo.
Il conto economico si è chiuso infine con un risultato negativo per 0,2 milioni (utile di 3,4 milioni nel 2018).
Dal lato patrimoniale, al 31 dicembre 2019 la posizione finanziaria netta risultava negativa per 19,2 milioni (negativa per 10,7 milioni al 31 dicembre 2018). Un incremento connesso alle variazioni dei debiti delle opzioni put/call, ai nuovi finanziamenti e all’iscrizione dei debiti per leasing (IFRS16).
Per quanto riguarda l’evoluzione prevedibile della gestione, Alkemy intende proseguire nella strategia di focalizzazione sui grandi clienti facendo leva sulla nuova organizzazione definita nel corso dell’anno che supporterà tutta la struttura ad avere un approccio mirato allo sviluppo di grandi progetti sui 50 clienti prioritari identificati.
Inoltre la società continua il processo di evoluzione della propria offerta, integrando le competenze acquisite con l’ingresso nel gruppo di Nunatac e Design Group Italia.
In merito agli eventuali impatti dell’emergenza dovuta alla diffusione del Covid-19, il management segue con estrema attenzione l’andamento delle attuali circostanze e al momento attuale gli effetti sul business del gruppo non appaiono rilevanti nel breve termine e per tutto il primo trimestre, oltre a non esservi immediate evidenze per i trimestri successivi.