Infrastrutture (+4%) – Atlantia chiude in rialzo del 3,9%

Ieri l’indice Infrastrutture Italiane ha guadagnato il 4%, sottoperformando il corrispondente indice settoriale europeo (+9,1%) e il principale indice milanese (+7,3%).

Sullo sfondo permangono le incertezze legate alla continua diffusione del Covid-19, che a livello globale conta ormai 380 mila contagi e circa 16.500 decessi. Secondo l’OMS gli Stati Uniti potrebbero diventare il nuovo epicentro dell’epidemia, ma il presidente Donald Trump ha fatto sapere che al termine dei 15 giorni di chiusura forzata la situazione verrà riesaminata per evitare che “la cura sia peggiore del problema stesso”. I mercati beneficiano in parte delle misure senza precedenti annunciate ieri dalla Fed per sostenere il sistema finanziario. La banca centrale si è impegnata ad acquistare un’ampia varietà di asset, tra cui per la prima volta anche corporate bond, con l’obiettivo di garantire alle aziende la liquidità necessaria.

Atlantia, unica big del comparto, ha chiuso gli scambi con un rialzo del 3,9 per cento. A sostenere le quotazioni nella seduta ha contribuito un’ipotesi riportata da Il Sole 24 Ore, secondo cui si starebbe ragionando sull’opportunità di creare un veicolo misto pubblico-privato nel quale far confluire le tre controllate Autostrade per l’Italia, Aeroporti di Roma e Telepass. Si tratterebbe di una holding partecipata da azionisti privati, da altri possibili investitori e con una presenza rilevante, in termini di governance e controllo, da parte dello Stato.

Tra le Mid Cap su Astm (+7,1%) mentre per quanto riguarda le Small Cap si segnala la performance di Fnm (+11,5%).