Il cda di Italmobiliare ha esaminato gli impatti dell’attuale situazione congiunturale e valutato tutte le iniziative messe in atto sia a livello di holding sia nelle aziende partecipate.
In particolare, è stato favorito il ricorso allo smart working e sono state riviste le procedure operative, favorendo così la continuità delle attività produttive.
Il board ha preso atto che la crisi legata alla pandemia del coronavirus ha determinato uno shock generalizzato su tutti i mercati finanziari.
Al momento è prematuro ipotizzare stime e valutazioni su come la pandemia si rifletterà sui principali indicatori economici e di performance della società e delle sue partecipate non quotate.
Il titolo HeidelbergCement, praticamente l’unico investimento quotato rimasto in portafoglio, ha registrato da inizio anno un calo di oltre il 43%, con una flessione di circa il 31% nel solo periodo compreso fra il 4 marzo scorso – data di esame del bilancio Italmobiliare 2019 – e la data odierna. Questo investimento, che nella situazione al 31 dicembre scorso rappresentava meno del 10% del NAV, ha attualmente un valore di circa 93,8 milioni.
Per quanto riguarda l’andamento delle Portfolio companies, che nel complesso rappresentano circa il 43% del NAV della società, il cda ha preso atto che le attività nel periodo sono state gestite nel rispetto di tutte le procedure di sicurezza determinate dalle disposizioni governative.
Ad oggi, tenuto conto anche della differenziata composizione settoriale degli investimenti,
è di difficile determinazione l’effetto complessivo di questa crisi ma la diversificazione e l’attenta gestione dei rischi potrebbero comunque consentire di contenere i potenziali impatti.
Ad oggi la parte preponderante del portafoglio in termini di Net Asset Value è rappresentata da società in settori legati alla catena alimentare (Caffè Borbone, Sirap e Capitelli) e al settore energetico (Italgen ed AGN Energia), i cosiddetti beni e servizi ‘essenziali’. Per tali società è ipotizzabile un impatto della crisi relativamente più moderato.
Per le altre società, in particolare per quelle esposte a dinamiche “retail“ e/o che forniscono beni e servizi ‘non essenziali’ verranno adottate misure specifiche di riduzione dell’attività operativa, con attenzione particolare ai fabbisogni e ai flussi di cassa.
Italmobiliare detiene una significativa posizione finanziaria attiva, pari a circa 500 milioni, prevalentemente impiegata in investimenti liquidabili e a basso rischio, su cui gli
impatti del quadro contingente non risultano ad oggi essere significativi. Questa solidità
finanziaria permetterà di mettere in atto le iniziative necessarie a sostegno delle portfolio
companies per superare la crisi.
Alla luce di questa analisi, il cda ha riconfermato la proposta all’Assemblea degli azionisti, che si terrà il 21 aprile 2020, di distribuire un dividendo ordinario di 0,6 euro e straordinario di 1,2 euro.