Mercati – Europa rallenta ma resta positiva, Milano a +1%

Le borse europee abbandonano i massimi intraday ma restano complessivamente positive, dando seguito al recupero iniziato ieri e ai decisi guadagni registrati da Wall Street e dai mercati asiatici.

A Piazza Affari il Ftse Mib guadagna l’1% portandosi a 17.100 punti. Ben intonati anche il Cac 40 di Parigi (+1,5%), il Ftse 100 di Londra (+1,2%), l’Ibex 35 di Madrid (+0,9%), sostanzialmente invariato il Dax di Francoforte.

I futures su S&P 500 e Nasdaq avanzano di oltre l’1% mentre il derivato sul Dow Jones è in rialzo di circa 2 punti percentuali, dopo che ieri l’indice ha realizzato la miglior seduta dal 1933 avanzando di oltre 2.000 punti e mettendo a segno un progresso dell’11,4 per cento.

Tra i mercati asiatici spicca la performance di Tokyo, che ha chiuso con un balzo dell’8% beneficiando anche del rinvio di un anno delle Olimpiadi, che consentirà di salvaguardare gli investimenti infrastrutturali effettuati per accogliere i giochi.

Per i listini azionari globali potrebbe dunque essere la prima striscia di due sedute consecutive in rialzo nell’ultimo mese. A sostenere il sentiment dei mercati contribuisce l’accordo negli Stati Uniti fra Casa Bianca e Senato sul pacchetto di stimoli da oltre 2.000 miliardi di dollari per far fronte all’epidemia di coronavirus, che dovrebbe ottenere oggi il via libero definitivo.

Si aspetta ora una svolta politica anche da parte dell’Unione Europea, dopo il nulla di fatto dalla riunione di ieri dell’Eurogruppo, mentre prosegue la discussione sui pandemic bond e sull’eventuale intervento del fondo ‘salva Stati’.

Intanto la pandemia ha superato quota 400 mila contagi nel mondo, facendo registrare il record giornaliero di morti negli Usa con almeno 163 decessi.

Dall’agenda macro è giunto il dato finale sull’indice Ifo di marzo, che ha evidenziato un peggioramento della fiducia delle aziende tedesche più marcato rispetto alle stime preliminari, scendendo a 86,1 punti (87,7 punti la prima lettura, da 96,0 di febbraio).

Sul Forex il cambio euro/dollaro risale 1,084 in attesa dei dati americani sulle richieste settimanali di sussidi per la disoccupazione e sugli ordini di beni durevoli di febbraio, mentre il dollaro/yen è poco mosso a 111,3.

Tra le materie prime l’oro si attesta a 1.618 dollari l’oncia dopo il balzo di ieri, mentre viaggiano incerte le quotazioni del greggio con il Brent (-1,2%) a 27,8 dollari e il Wti (+0,3%) a 24,8 dollari in attesa dell’uscita questo pomeriggio dei dati settimanali Eia sulle scorte Usa.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund scende ancora a 185 punti base, con il rendimento del decennale italiano all’1,55%.

Per quanto riguarda il Ftse Mib, gli acquisti premiano soprattutto Azimut (+6,1%), Leonardo (+5,9%) e Campari (+5,5%) mentre arretra Ferragamo (-3,1%).