Dopo aver archiviato IL 2019 con risultati inferiori alle attese per via di eventi non ripetibili, Cattolica Assicurazioni guarda avanti, anche se nel breve periodo la visibilità è molto limitata a causa dell’emergenza coronavirus.
“La prossima settimana Cattolica Assicurazioni inizierà a lavorare sul nuovo piano, ma per il 2020 non è possibile né confermare né non confermare gli obiettivi”, dichiara Carlo Ferraresi, direttore generale con le deleghe di amministratore delegato di Cattolica Assicurazioni, in un’intervista a il Sole 24ore.
La compagnia, per una ragione prudenziale e seguendo le disposizioni dell’Eiopa, ha deciso di mettere in stand-by il pagamento del dividendo, anche se il manager si dichiara abbastanza convinto che alla fine potrà essere pagata una cedola in linea con quella del 2018.
Per quanto riguarda l’anno in corso, Ferraresi osserva che al momento l’attività è come congelata: non ci sono nuove sottoscrizioni ma neanche riscatti. E in più la sinistrosità è inevitabilmente in calo. Questo, insieme ai tagli nei costi dello scorso anno, potrebbe mitigare gli effetti della crisi Covid-19. Al momento il livello di Solvency è in linea con quello dello scorso anno pari al 175 per cento.
Ultimo argomento toccato da Ferraresi è l’incremento della quota in Ubi. “Siamo contenti della collaborazione con Ubi e vogliamo avere voce in capitolo sull’accordo strategico”.