Il Ftse Italia Servizi Finanziari termina con un guadagno del 4,4% e al di sopra dell’omologo europeo (+3,5%), beneficiando della nuova seduta positiva del comparto bancario (+1,5%) e “battendo” il Ftse Mib (+1,7%).
Sul versante internazionale le preoccupazioni sono connesse al diffondersi del coronavirus nel Mondo, a cui i governi e banche centrali hanno iniziato a porre in essere manovre per farvi fronte.
Anche sul fronte italiano sono scattati forti timori legati al coronavirus dopo i diversi contagi accertati, per i riflessi negativi sull’economia. Il Governo ha deciso di stanziare fino a 25 miliardi per fare fronte all’emergenza, anche se ulteriori risorse potrebbero essere aggiunte.
Lo stop al rimbalzo del settore creditizio ha impattato solo in parte sui titoli dell’asset management, tra i quali spicca Azimut (+9,3%), con Timone Fiduciaria che ha confermato la possibilità di rafforzare la quota nel capitale.
Sul listino principale sale ancora Nexi (+0,8%), sempre al centro di rumor su possibili operazioni straordinarie, mentre recupera ancora Exor (+7,1%), mossasi in scia all’andamento delle principali controllate quotate.
Tra le Mid Cap ok Banca Ifis (+0,5%), alle prese con l’implementazione del piano industriale, Cerved (+6,7%), che ha interrotto le trattative per cedere la controllata attiva nella gestione degli Npl e che non pagherà la cedola, e doValue (+6,6%), che ha rimandato la decisione sul dividendo.
Tra le Small Cap bene Banca Intermobiliare (+7,6%), alle prese con l’implementazione del piano strategico.