Analisi tecnica – Eni: supporti e resistenze chiave di breve da monitorare

Dopo aver toccato il nuovo minimo intraday a 6,26 euro nel corso della seduta del 16 marzo, le quotazioni dei titoli del colosso petrolifero italiano hanno avuto un gran reazione che, nelle successive giornate si è trasformata in un vero e proprio trend rialzista di breve periodo, sfiorando lo scorso 25 marzo la soglia psicologica di 9 euro. Un movimento ancor più significativo, quello dei corsi delle azioni Eni, se si considera che nello stesso orizzonte temporale le quotazioni del petrolio non sono riuscite ad allontanarsi con decisione dal proprio bottom.

Nonostante la pesante flessione di oggi, le quotazioni dei titoli del gruppo guidato da Claudio Descalzi sono riuscite a mantenere un quadro grafico di breve impostato al rialzo che potrà consolidarsi ulteriormente nel caso di rapido superamento di una prima resistenza statica posizionata a 8,41 euro. In questo scenario positivo, la successiva barriera per i corsi delle azioni Eni è individuabile a 8,736 euro, con un primo target rialzista di breve periodo posizionabile a 9,034 euro e un secondo a quota 9,50 euro, ricoprendo così una parte dell’ampio gap down dello scorso 9 marzo.

Un’eventuale chiusura di seduta al di sotto di un primo supporto statico posto a 8,12 euro, al contrario, potrebbe far scivolare le quotazioni dei titoli del gruppo del cane a sei zampe verso il supporto statico, ma anche dinamico (parete inferiore del canale ascendente di breve periodo), posizionato a 7,779 euro. Nel caso di eventuale rottura al ribasso di questo livello, i corsi delle azioni Eni potrebbero essere proiettati verso gli obiettivi di breve periodo individuabili rispettivamente a 7,36 euro, il primo, e a 6,924 euro, il secondo.

La performance dei titoli Eni da inizio anno è pari a -40,4 (+0,7% nell’intero 2019) e il target price medio sulla base dei contributi dei 27 analisti rilevati da Bloomberg è pari a 10,79 euro, con un potenziale rialzista del 30,8 per cento.

Quotazione di riferimento: 8,25 euro

+15,2% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 9,50 euro;

+9,5% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 9,034 euro;

+5,9% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 8,736 euro;

+1,9% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 8,41 euro;

 

-1,6% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 8,12 euro;

-5,7% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 7,779 euro;

-10,8% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 7,36 euro;

-16,1 è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 6,924 euro.