Cairo Communication – Scendono giro d’affari e margini nel 2019

Cairo Communication ha chiuso il 2019 con ricavi consolidati in diminuzione del 5,3% a 1.252,8 milioni rispetto al 2018.

Nello specifico, il settore editoriale Periodici (Cairo Editore) ha registrato ricavi per 100,3 milioni (-10,3%), il fatturato del settore concessionarie si è fissato a 179,2 milioni (-2,3%), il giro d’affari del comparto editoriale televisivo (La7) è stato pari a 105,8 milioni (-0,9%), mentre i ricavi dell’area operatore di rete (Cairo Network) sono rimasti stabili a 12,1 milioni. Infine, RCS ha ridotto il proprio giro d’affari lordo a 1.025,6 milioni (-5,5%).

L’Ebitda è sceso del 3,1% a 177,1 milioni, con il relativo margine al 14,1% (in linea con l’anno precedente). Escludendo l’applicazione dell’Ifrs 16, l’Ebitda si fissa a 146,7 milioni (-19,7% rispetto al 2018).

L’Ebit è diminuito del 20,9% a 100,7 milioni (97,4 milioni escludendo l’impatto dell’Ifrs 16, -23,5%), dopo maggiori ammortamenti e svalutazioni per 76,4 milioni (+37,7%).

L’utile netto si è fissato a 42,1 milioni, diminuito del 30,2% rispetto ai 2018; depurato l’applicazione dell’Ifrs 16 l’utile netto si esprime in 42,5 milioni (-29,5%).

Dal lato patrimoniale, al 31 dicembre 2019 l’indebitamento finanziario netto si attesta a 339,2 milioni (includendo passività per locazioni di immobili pari a 204,5 milioni post applicazione Ifrs 16), rispetto ai 188,6 milioni al 31 dicembre dell’esercizio precedente. Escludendo l’applicazione suddetto principio contabile, il dato si fissa a 134,6 milioni.

Il cda proporrà all’assemblea la distribuzione di un dividendo pari a 0,04 euro per azione.

Prima del manifestarsi dell’emergenza sanitaria, il gruppo riteneva raggiungibile l’obiettivo di conseguire nel 2020 livelli di marginalità complessivi in linea con quelli realizzati nel 2019, oltre ad un’ulteriore significativa riduzione dell’indebitamento finanziario netto.

Ad oggi il gruppo ritiene di disporre delle leve gestionali adeguate per contrastare gli effetti dell’emergenza sanitaria nell’anno in corso e confermare quindi le proprie prospettive di medio-lungo periodo.