Mercati – Milano peggiora (-3,1%) insieme al Vecchio Continente e Wall Street

Prosegue all’insegna delle vendite la seduta delle borse europee dopo l’avvio negativo di Wall Street che ferma la rimonta degli ultimi tre giorni.

A Milano il Ftse Mib arretra del 3,1% a 16.800 punti, seguito dal Dax di Francoforte (-3,3%), l’Ibex 35 di Madrid (-3,4%), il Cac 40 di Parigi (-4,4%) e il Ftse 100 di Londra (-5,5%).

Oltreoceano il Dow Jones perde il 3,4%, lo S&P 500 il 3,2% e il Nasdaq il 3,1 per cento. La spinta innescata dagli stimoli di governi e banche centrali si è parzialmente esaurita e la continua diffusione del coronavirus preoccupa gli investitori. Il numero di contagi sfiora le 545 mila unità con quasi 25 mila decessi di cui circa 1.300 negli Stati Uniti che sono diventati il Paese con più casi accertati (circa 86 mila) superando la Cina.

Ciononostante, si comincia a parlare degli sforzi per riattivare l’economia e nel weekend il presidente Donald Trump ascolterà le raccomandazioni della sua task force sull’emergenza.

Ieri il G20 ha deciso di iniettare più di 5 mila miliardi di dollari nell’economia mondiale per contrastare gli effetti della pandemia, mentre in Europa non si è ancora trovato un accordo sugli strumenti per affrontare la crisi in modo coordinato. I contrasti hanno riguardato la bozza di comunicato, bocciata dall’Italia, e la proposta sui ‘coronabond’, su cui si sono dichiarati contrari Germania, Olanda, Austria e Finlandia.

Dall’agenda macro sono giunti i dati sulla fiducia dei consumatori di Italia e Francia, entrambe in calo a marzo, mentre negli Usa, a febbraio, il reddito personale negli Usa cresce dello 0,6% (consensus +0,4%) e le spese per consumi personali sono salite invece dello 0,2%, in linea con le aspettative.

Sul Forex l’euro/dollaro si stabilizza in area 1,10 mentre il cambio fra biglietto verde e yen scivola a 108,3.

Tra le materie prime l’oro viaggia a 1.618 dollari l’oncia, mentre crollano ancora le quotazioni del greggio il Brent (-6%) arretra a 24,8 dollari e il Wti (-4,4%) sale a 21,7 dollari.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund risale di circa 20 bp a 178 punti base, con il rendimento del decennale italiano in rialzo all’1,3 per cento. Nell’asta dei Bot semestrali da 7 miliardi di stamattina il rendimento è salito a 0,055% da -0,287% di fine febbraio, toccando il massimo da fine dicembre 2018.

Tornando a Piazza Affari, le vendite investono soprattutto banche e finanziari, con Nexi (-7,8%) e Mediobanca (-7%) in coda al Ftse Mib mentre avanzano in controtendenza Hera (+3%) e Cnh (+2,8%).